Genova, "banda del tombino" sgominata dai carabinieri: cinque arresti

I carabinieri di Genova hanno smantellato una banda specializzata in furti con spaccata, arrestando cinque persone e imponendo misure restrittive ad altri tre individui. Gli otto membri, tra cui due donne, sono accusati di aver preso di mira circa venti attività commerciali tra il centro storico genovese e Arenzano, utilizzando tombini e grate metalliche per infrangere le vetrine e accedere ai locali.

Indagini – Le autorità hanno individuato i responsabili grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e a una traccia di sangue lasciata su una scena del crimine. L’operazione, coordinata dalla Procura di Genova, è stata condotta dai carabinieri del Nucleo Operativo di Genova Centro e della Compagnia di Arenzano.

Modus operandi – La banda, soprannominata “dei tombini”, agiva spesso in piccoli gruppi ma anche singolarmente. I furti avvenivano principalmente in orari serali o notturni, prendendo di mira bar, ristoranti e negozi. Tra gli oggetti sottratti, oltre ai 15.000 euro in contanti, figurano alcolici, tablet per le ordinazioni e registratori di cassa.

Piano d’azione – L’escalation di furti aveva generato forte preoccupazione tra i commercianti locali. Per contrastare il fenomeno, i carabinieri hanno intensificato i pattugliamenti notturni e organizzato appostamenti in abiti civili. Uno dei membri della banda è stato arrestato in flagranza di reato, mentre due complici sono stati denunciati dopo un colpo messo a segno a fine dicembre 2024.

Danni e reazioni – I commercianti hanno subito danni significativi a porte e vetrine, oltre alla perdita degli incassi e di numerosi beni. Le attività colpite si concentrano in aree centrali e commerciali, amplificando l’impatto sul tessuto economico locale.

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