Genova, attentato nella notte: in fiamme antenna telefonica camuffata da albero

di Michele Varì

1 min, 54 sec

In via Negrotto Cambiaso, nella Costa di Rivarolo: indagini della Digos. Ipotesi anarchici o anche complottisti che accusano il 5G persino del Covid

Genova, attentato nella notte: in fiamme antenna telefonica camuffata da albero

Sono accusate di provocare gravi malattie ai cittadini che abitano nei paraggi, per questo le antenne dei cellulari, sopratuttto quelle di nuova generazione 5g, sono osteggiare da tanti, primi fra tutti i movimenti no global e anarchici: si spiega così l'attentato che nella notte ha bruciato una antenna telefonica per cellulari camuffata da alberi che installata in via Negrotto Cambiaso, accanto alla parrocchia della Costa di Rivarolo.

Dopo il primo sopralluogo degli agenti delle volanti sul fatto indagano i poliziotti della Digos.

Si attende nelle prossime ore la rivendicazione dell'attentato su qualche sito antagonista.

L'impianto incendiato era talmente ben mimetizzato che la prima telefonata giunta al centralino dei pompieri parlava di "un incendio di un albero": quando i vigili del fuoco di Bolzaneto sono giunti sul posto si sono accorti che era un'antenna telefonica. Un finto albero che da lontano poteva sembrare vero, ed invece era di plastica. Come un gigantesco albero di Natale di plastica: innaturale, ed esteticamente davvero orribile.

Dalle prime informazioni trapelate nella zona si tratta di un antenne Iliad.

Forse gli autori dell'antentato pensavano che l'antenna fosse 5g, di nuova generazione, ritenute da alcuni studi scientifici molto più pericolose delle precedenti perchè produrebbero onde elettromagnetiche che potrebbero provocare tumori.

Ma dal Municipio della Valpolcevera stamane hanno smentito che l'antenna fosse 5G.

Per i tecnici delle aziende costruttrici le antenne 5G non sono pericolose: "Gli impianti delle antenne di ultima generazione sono i più sicuri: siamo in grado di provarlo". 

Una tesi confermata anche da uno studio di Altroconsumo, associazione solitamente dalla parte dei consumatori.

Negli ultimi mesi a seguito della pandemia alcuni complottisti hanno anche accusato con grande fantasia che il 5G potrebbe essere la vera causa del coronavirus e per questo sono state date alle fiamme alcune antenne.

Alcuni abitanti di Begato non hanno comunque apprezzato che l'antena di via Cambiaso fosse camuffata da albero: "Se sono così innocue, si sono chiesti sui social, perchè si è ritenuto necessario mimetizzarle? Non sappiamo quanto siano pericolose le onde elettromagentiche delle antenne per cellulari, di certo davanti alle finestre è meglio avere un albero". Altri contestatori argomentano così la contrarietà al 5G: "D'accordo abbiamo tutti i telefonini e li usiamo perchè  ritenuti indispensabili. Ma c'era davvero bisogno del 5G?".