Genova: Asg Superconduttori (gruppo Malacalza), proclamate 4 ore di sciopero
di Stefano Rissetto
"Non è accettabile che in un tavolo negoziale si dichiarino problemi, mentre successivamente si dice ai lavoratori che tutto va bene"
La RSU di ASG Superconductors (gruppo Malacalza), insieme con le organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM di Genova, ha proclamato uno sciopero di 4 ore per la giornata di mercoledì 9 ottobre 2024, dalle 8 alle 12, con presidio presso la sede di Confindustria Genova. "Tale iniziativa - si legge in una nota congiunta RSU-FIM-FIOM-UILM - mira a sostenere la delegazione sindacale nelle trattative per la firma di un accordo sul contratto di secondo livello, volto a migliorare, anche se in modo minimo, le condizioni lavorative ed economiche dei dipendenti di ASG. Nel corso degli incontri, presso Confindustria, la direzione di ASG, rappresentata dai nuovi manager, recentemente assunti, ha manifestato difficoltà nell'acquisizione di nuovi ordini e ha dichiarato la necessità di compire scelte strategiche per garantire l'equilibrio economico dell'azienda, arrivando ad esprimere la preoccupazione "o si pagano i fornitori o si pagano gli stipendi". Tuttavia, queste affermazioni appaiono in contrasto con le dichiarazioni rilasciate alla stampa, che descrivono un'azienda impegnata in progetti ambiziosi e con le comunicazioni rivolte ai lavoratori, nelle quali si afferma che la situazione aziendale è positiva ed in espansione. La delegazione sindacale ritiene che le trattative debbano essere condotte con serietà e trasparenza".
"Qualora vi siano effettive difficoltà economiche, i sindacati sono pronti, come sempre, ad assumersi le proprie responsabilità per salvaguardare i posti di lavoro, i salari e, di conseguenza, la continuità aziendale. Tuttavia, non è accettabile che in un tavolo negoziale si dichiarino problemi, mentre successivamente si rassicurano i lavoratori che "tutto va bene". Pertanto se esistono effettive criticità economiche, è necessario individuare soluzioni che, pur comportano un impatto minimo sui costi aziendali, possano migliorare la qualità di vita dei dipendenti, come ad esempio l'introduzione di forme di smart-working o flessibilità degli orari di lavoro, già proposte nella piattaforma di secondo livello presentata ufficialmente alla direzione. Al contrario, se l'azienda si trova in una situazione di prosperità, è doveroso che i nuovi manager dimostrino concretamente il proprio impegno nei confronti dei lavoratori, attraverso la firma di un accordo di secondo livello che includa anche miglioramenti economici, come previsto dalla piattaforma sindacale. In conclusione, la posizione dei sindacati è chiara: in presenza di difficoltà economiche, è necessario trovare soluzioni sostenibili; se invece l'azienda prospera, i lavoratori - conclude la nota - devono vedere riconosciuto il proprio contributo attraverso benefici concreti e adeguati. Basta mezze verità!".
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