Genova, 14 nuovi bus elettrici in arrivo sulle strade della città
di Marco Innocenti
Altri 10 mezzi di piccole dimensioni entreranno in servizio sulle linee collinari del Ponente entro primavera 2021
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Sono 14 i nuovi bus elettrici che AMT Genova ha presentato in Piazza De Ferrari che saranno messi in strada da lunedì 16 novembre, precisamente lungo la linea 44 che collega Borgoratti al centro città : 10,8 metri per 78 posti totali, 20 dei quali a sedere ma soprattutto un'alimentazione full electric, che garantirà zero emissioni e un maggior comfort per i passeggeri. Circa 530mila euro il costo di ogni vettura, spesa sostenuta grazie al finanziamento di 7,5 milioni di euro del decreto Genova.
“E' un bel segnale – ha commentato l'assessore alla mobilità del Comune di Genova Matteo Campora - sono bus nuovi, moderni con contapasseggeri, telecamere e ogni comfort. Sta a significare che seppure in una fase di difficoltà generale Amt e Comune di Genova stanno andando avanti con il proprio piano di rinnovamento della flotta e anche delle rimesse”.
Continua quindi il rinnovamento del parco mezzi di AMT che, dopo l'arrivo di questi 14 bus elettrici, andrà avanti con altri 10 mezzi di piccole dimensioni, sempre full electric, che verranno destinati alle linee collinari del Ponente e saranno in strada entro la primavera del 2021. “Abbiamo in corso una gara per altri 30 mezzi elettrici – ha spiegato Marco Beltrami, amministratore unico di AMT - Ci aspettiamo di arrivare verso la metà del 2021 ad avere una flotta di 64 mezzi full electric, cosa che nel panorama italiano rappresenta forse la flotta più consistente. Abbiamo due poli elettrici: la rimessa Mangini che è già operativa e dove saranno ospitati questi mezzi, e in questo momento stiamo lavorando per la rimessa di Cornigliano, che sarà il polo del Ponente e dove saranno ospitati i prossimi 10 mezzi piccoli e i successivi 30 che arriveranno a metà del 2021”.
Di pari passo con la sfida della mobilità green, c'è però quella della sopravvivenza delle aziende di trasporto pubblico, messe in crisi dal crollo della bigliettazione dovuto al covid e all'impennata delle spese per la sanificazione dei mezzi. La partita, per il 2020, sembra aver trovato una soluzione ma il 2021 resta una grande incognita. “Nessuna regione è in grado di coprire i buchi di bilancio creati dall'emergenza covid – ha precisato l'assessore regionale ai trasporti, Gianni Berrino – E' chiaro che ci sia una necessità di ripensare il trasporto pubblico in Italia, con un aumento del Fondo Nazionale Trasporti che è fermo ormai da troppi anni e che, in un paese che vuole guardare ad futuro meno inquinante, servono nuove risorse statali per implementare il trasporto pubblico locale. Noi parliamo sempre di almeno un miliardo in più”.
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