Genoa, un finale di campionato per riconquistare la Gradinata
di Redazione
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I tifosi, dopo la contestazione post derby, contro il Toro potrebbero disertare il Ferraris
Sei gare da qui alla fine del campionato, sei gare in cui conquistarsi una salvezza diventata di colpo molto più complicata di quanto si potesse prevedere, anche solo un mese fa, dopo la vittoria sulla Juventus. Ma quelle che separano il Grifone dalla fine del campionato sono anche sei gare nelle quali i rossoblù sono chiamati a riconquistare un rapporto con la tifoseria che, dopo il derby, è sembrato davvero compromesso.
La rabbia della Gradinata non ha mai risparmiato la presidenza e buona parte dello staff dirigenziale, specialmente dopo la vendita del fenomeno Piatek ma stavolta, a finire nel mirino dei tifosi, è stata anche la squadra. La prestazione offerta contro la Samp, nella gara sicuramente più attesa e importante della stagione, non è per nulla piaciuta al popolo rossoblù che, già domenica sera, ha manifestato tutta la propria indignazione per un derby giocato, o meglio forse "non" giocato, da parte di un Genoa che non ha saputo mettere in campo la sua proverbiale carica emotiva. I tifosi della Gradinata starebbero anche meditando su un possibile sciopero del tifo, proprio per la gara di sabato contro il Toro, con la società che proverà ad arginare lo svuotamento del "Ferraris" abbassando i prezzi dei biglietti.
Ed ecco che adesso la sfida contro il Torino, così come le successive contro Spal, Roma e Atalanta, assume sfumature del tutto differenti. I meno pessimisti fra i tifosi genoani sono convinti che, comunque vada, la salvezza non sia a rischio (forse più per demeriti altrui che per reali meriti del Grifone...) ma viene facile pensare che questa possa essere più che altro una posizione scaramantica. Certo è che, se nelle prossime due partite non dovessero arrivare risposte ma soprattutto punti pesanti, allora la situazione si farebbe davvero difficile.
Tornando però ai tifosi e al rapporto con la squadra, è innegabile che dal 2-0 contro la Juve dello scorso 17 marzo ad oggi, a distanza di appena un mese la situazione sia non solo cambiata ma addirittura ribaltata. Dall'euforia alla depressione totale, dalla speranza alla disperazione in una manciata di settimane. Il compito che attende la squadra, quindi, è anche quello di provare a ridare entusiasmo, o almeno serenità, a una Gradinata in cui il serbatoio della pazienza sembra ormai davvero lampeggiare in riserva.
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