Genoa-Inter 0-3: Grifone in partita per 80' poi si arrende al ciclone Lukaku
di Marco Innocenti
Sconfitta sicuramente troppo pesante nella dimensione. E ora non resta che attendere Bologna-Lecce
Un'Inter a scartamento ridotto (ma con un Lukaku straripante) basta e avanza per aver ragione di un Genoa che, nelle ultime gare, ha speso tantissimo sia dal punto di vista fisico che psicologico. La squadra di Davide Nicola interpreta anche una buona gara ma paga le accelerate nerazzurre e, soprattutto, la forma strepitosa e le giocate da capogiro del gigante belga.
Il primo goal è un misto di astuzia, mestiere e potenza fisica, contro un difensore come Zapata che non è certo un fuscello. Le proteste per un presunto fallo ai danni del difensore non bastano a convincere Massa e il goal viene convalidato. Poi il Genoa ha anche l'occasione per chiudere il primo tempo in parità ma la punizione di Jagiello serve solo a far correre un brivido ad Handanovic e la palla si spegne pochi centimetri oltre il palo.
Nella ripresa Nicola prova a cambiare gli interpreti ma lo spartito non muta poi molto. L'Inter sembra calare un po' alla distanza e il Genoa avrebbe anche le occasioni per provare a far male, soprattutto su un contropiede innescato da un erroraccio di Ranocchia. Rovella però non fa la scelta migliore, serve Favilli anziché il meglio piazzato Pinamonti e la difesa nerazzurra si salva.
Il Genoa ha il merito di restare in partita fino praticamente alla fine, poi però la squadra di Conte piazza il doppio colpo del ko, prima con Alexis Sanchez e poi con l'indemoniato Lukaku. Il suo goal, quello del 3-0, è un concentrato di potenza e classe: parte dalla propria metà campo, costringe Romero ad accompagnarlo fin dentro l'area di rigore e poi lo ubriaca con un doppio passo di alta scuola. Palla sul sinistro e colpo a incrociare sul secondo palo.
Adesso, per il Genoa, non resta che attendere domani sera: tutti davanti alla tv per Bologna-Lecce.
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