Genoa-Crotone 4-1: se il buongiorno si vede dal mattino...

di Marco Innocenti

1 min, 37 sec

Badelj e Zappacosta subito protagonisti, Pandev inossidabile e Destro ritrovato e combattivo: tante note positive su cui costruire per Rolando Maran

Genoa-Crotone 4-1: se il buongiorno si vede dal mattino...

Se il buongiorno si vede dal mattino... c’è da pensare che l’idea che la stagione 2020/21 del Genoa possa essere almeno un po’ meno sofferta di quella appena andata in archivio, non sia un’idea proprio del tutto peregrina. Soffrire un po’ meno, solo questo chiedono i tifosi rossoblu e la prima uscita del nuovo Grifone targato Rolando Maran farebbe dormire sonni tranquilli.

Le buone indicazioni infatti non sono mancate: i due goal in appena nove minuti, la buona prova dei nuovi arrivi Badelj e Zappacosta, con Zajc ancora un po’ “arrugginito” ma comunque positivo, la conferma della classe assoluta e inossidabile di Goran Pandev e, ultimo ma non ultimo, la prestazione di un Mattia Destro che – va ricordato – arriva da una stagione quasi fallimentare e si presenta alla prima da titolare con Rolando Maran sfoderando non solo il primo goal dell’anno rossoblu ma anche una prova di grande spessore anche al servizio della squadra.

E allora perché usare il condizionale, direte voi? Perché prima di tutto l’avversario era il Crotone, squadra che  torna in Serie A dopo due anni di purgatorio in B e lo fa con una rosa probabilmente ancora lontana dal minimo sindacale per sperare nella salvezza. Poi perché, nonostante un predominio territoriale piuttosto netto, la difesa ha comunque palesato qualche sbavatura preoccupante, concedendo ad un attacco non certo irresistibile come quello crotonese qualche palla di troppo.

Infine, perché anche nelle scorse stagioni il Genoa ha illuso, con partenze promettenti, per poi sciogliersi col passare delle giornate, fino agli epiloghi che tutti conosciamo, con la salvezza messa al sicuro solo all’ultimo tuffo. Meglio non sbilanciarsi troppo, insomma. Godersi questa bella vittoria, certamente, ma senza stappare lo champagne, senza fare sogni grandiosi e senza nemmeno sbilanciarsi in pronostici di posizione a fine campionato. Meglio volare bassi, almeno per adesso.