Genoa, ancora un pari in casa: qualche scelta lascia perplessi, ma con la Reggina torna la garanzia Strootman

di Gessi Adamoli

3 min, 42 sec
Genoa, ancora un pari in casa: qualche scelta lascia perplessi, ma con la Reggina torna la garanzia Strootman

Ancora un pareggio casalingo. E' il quarto in cinque partite, il Genoa a Marassi non sa vincere e a questo punto continuare ad interpretarlo come un caso rischia solo di evitare di trovare soluzioni a quello che potrebbe diventare un problema cronico. Intanto le palle inattiva, non è possibile che tutti i calci d'angolo vengano battuti alla stessa maniera con la palla scodellata nell'area, come accadeva nel calcio degli anni 70, e con Bani e Dragusin che salgono dalle retrovie.

Il Genoa continua a fare grande fatica nello sbloccare il risultato (a Cosenza e contro la Spal in Coppa Italia c'era stato bisogno di un calcio di rigore), questa volta ha usufruito di cadeau del portiere Lezzerini che sul tiro di Jagiello è andato giù con l'esplosività di un settantenne. Lezzerini ha provato a fare un regalo anche al 95' perdendo palla in uscita, ma Puscas ha ricambiato ciabattando verso la porta sguarnita permettendo a Cistana di salvare.

Dopo i gol il più sembrava fatto, l'hanno anche erroneamente creduto Coda e compagni che hanno smesso di giocare, pretendendo di gestire la partita invece che andarla a chiudere. Ma lasciare il risultato aperto è sempre molto pericoloso. “C'è mancato il killer instict”, ha commentato amaramente Blessin a fine partita. Un errore imperdonabile per una squadra costruita per vincere. La lettura del match da parte del tecnico tedesco è stata perfetta: “Non posso essere contento, non abbiamo avuto la cattiveria necessaria che ti porta a chiudere le partita e a vincere. Per non parlare di come abbiamo subito il gol, è inaccettabile come la difesa sia andata completamente fuori tempo. Per me non vincere in casa equivale ad una sconfitta”. Con questa affermazione Blessin si è dimostrato aziendalista, allineandosi alla posizioni della società. Lo stesso concetto era stato infatti espresso da Blazquez dopo i pareggi a Marassi contro Benevento e Parma. L'amministratore delegato del Genoa è stato ripreso dalle telelecanere di Sky scurissimo in volto a fine partita a fianco del presidente Zangrillo. Non è questo infatti il ruolino di marcia che aveva ipotizzato per il Genoa al termine di una campagna acquisiti, culminata con gli arrivi in extremis di Strootman, Aramu e Puscas. Si disse allora che il Genoa avesse due squadre in grado entrambe di stracciare il campionato. Ne basterebbe una che però avesse ben chiaro cosa occorre in serie B per fare la differenza. Ed ora c'è perfino chi auspica interventi sul mercato. Intanto siccome la fortuna è cieca ma, soprattutto quando c'è di mezzo il Genoa, la sfiga ci vede benissimo certamente andrà acquistato un laterale mancino dopo che a Pajac è saltato il legamento crociato del ginocchio. Quello infatti era l'unico ruolo che non prevedeva un doppione, tanto che a sinistra viene adattato Sabelli (una riserva che quando gioca è sempre trai migliori in campo), Czyborra, infatti, non gode della stima del tecnico suo connazionale.

Blessin ha provato a spiegare il mezzo passo col Brescia prendendosela col terreno di gioco: “Il campo così bagnato non ci ha permesso di giocare nel modo in cui avevamo preparato la partita”. Una giustificazione goffa che ha ricordato quella di Palermo, quando dette la colpa della sconfitta all'altissimo tasso di umidità. Detto questo viene anche da chiedersi perché gli addetti del Ferraris si ostinino a bagnare copiosamente il campo provocando scivoloni in serie in ogni partita.

C'è anche chi ha criticato Blessin per non aver fatto entrare, dopo l'espulsione di Badelj, Vogliacco che certamente, soprattutto in occasione dell'ultimo calcio d'angolo, sarebbe stato utilissimo. Ma andare a tre in difesa averebbe significato arretrare ancora di più il baricentro. E se il Brescia fosse riuscito a trovare comunque il pareggio, il tecnico sarebbe stato crocifisso per la scelta di arroccarsi in difesa. Certo l'ingresso di Tourè ha lasciato esterrefatti, un centrocampista dal passo (diciamo così...) compassato non era certo l'ideale a fronteggiare una situazione di inferiorità numerica e viene anche da chiedersi come mai Portanova sia improvvisamente caduto in disgrazia.

Il Genoa che vince in trasferta e fatica in casa marcia comunque in piena media promozione. Lunedì c'è l'insidiosissima trasferta di Reggio Calabria in un ambiente esternamente caldo e contro una squadra che, al contrario della maggioranza di quelle incontrate sinora, prova a far giocare a calcio. Ci sarà anche Strootman e questa sarà una garanzia in pi