Fusione PSA-Sech? Per Aldo Spinelli è "pericolosa e discutibile"
di Paolo Lingua
Sui rapporti bloccati con la Cina e coronavirus "l'Italia ha esagerato"
“L’annunciata fusione tra il PSA di Voltri e il Sech è molto pericolosa. Crea un monopolio che a mio avviso è discutibile sul piano legale, considerato che ci sono in corso proposte di legge in proposito. Ma il monopolio rischia di aggregare tutto il traffico containers con pesanti rischi e danni alle imprese operanti nel settore”. Non nasconde la sua preoccupazione per l’annunciata fusione, sulla quale stanno lavorando l’Autorità Portuale e il Governo, Aldo Spinelli, il maggior operatore nel settore dei trasporti merci all’interno dello scalo genovese. “Non solo – aggiunge Spinelli – il monopolio all’interno del porto implica manche il peso d’una posizione operativa che porta il peso schiacciante d’una impresa non italiana. Infatti il Psa che assorbirà nella fusione l’ 80% dell’azienda fa parte d’un gruppo sovranazionale che fa riferimento a Singapore, Una situazione che lascia perplessi quasi tutti gli operatori dello scalo di Genova. Inoltre, secondo Spinelli, potrebbero emerge seri problemi sul lavoro della Culmv e comunque di chi opera nel campo delle operazioni di carico e scarico: ci sono rischi di trasferimento da Sampierdarena a Voltri di molti lavoratori, ma anche potrebbe ridursi il numero geli occupati, un rischio che è stato già messo in luce dai vertici dei sindacati confederali. Si annunciano possibili azioni di protesta da parte delle tre confederazioni sindacali e anche della Culmv. Nei prossimi giorni potrebbero farsi più duri i contrasti in attesa di decisioni definitive da parte dei vertici del porto e del governo. Spinelli comunque non nasconde “gravi preoccupazioni”.
“L’Italia ha forse esagerato a bloccare tutti i rapporti di comunicazione con la Cina, considerato che si stanno trovando soluzioni concrete contro il Coronavirus. Gli interessi con la Cina sono molto forti e non si può mandare all’aria tutto in un momento” Lo dice Aldo Spinelli che aggiunge :”Il primo gravissimo danno che vedo è quello al turismo. Dalla Cina gli arrivi da qualche anno sono in netta crescita e le prospettive vedevano addirittura un balzo per i prossimi anni. Sul piano economico il danno è gravissimo, forse incalcolabile. Non solo: prevedo crolli commerciali molto gravi, soprattutto in molti settori merceologici che erano in netta crescita”. Spinelli è perplesso perché afferma che non è chiaro quanto possa durare questa sorta di embargo con la Cina nei due sensi, import ed export. Attualmente il gioco degli scambi è forte e va in netto rialzo. Ma la vicenda del Coronavirus è una frenata brusca, proprio mentre si accentuavano i progetti sul sistema di comunicazione che va sotto il nome di “via della seta”. “I saldi commerciali potrebbero crollare -dice Spinelli – e potremmo avere oltre che crisi economiche delle imprese più esposte anche cali di occupazione, frutto di pause negli investimenti”.
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