Furti seriali tra Liguria e Piemonte, smantellata banda ben organizzata: quattro persone denunciate

di E.L.M

2 min, 18 sec

Documentati nove colpi in abitazione per oltre 160.000 euro: tra gli indagati anche una donna già in semilibertà

Furti seriali tra Liguria e Piemonte, smantellata banda ben organizzata: quattro persone denunciate

Un’indagine meticolosa condotta dai Carabinieri della Stazione di Carcare ha portato all’identificazione di una banda composta da quattro persone, responsabili di una serie di furti in abitazione tra Liguria e Piemonte. I quattro – tre uomini e una donna, tutti residenti nella provincia di Cuneo – sono stati denunciati in stato di libertà per furto aggravato in concorso e in forma continuata.

Indagine – L’attività investigativa, iniziata a fine 2024, è stata coordinata dalla Compagnia di Cairo Montenotte con il supporto operativo delle stazioni di Millesimo, Cengio e Altare. Le indagini hanno permesso di ricostruire con precisione il modus operandi del gruppo, attivo in particolare nella Val Bormida e nelle aree limitrofe piemontesi.

Furti mirati – Gli episodi documentati sono nove, tra tentativi e furti riusciti, localizzati in località come Carcare, Cosseria, Roccavignale, Cairo Montenotte, Altare e Neive. I colpi avvenivano prevalentemente in orario diurno, quando le abitazioni risultavano incustodite. La banda, dopo accurati sopralluoghi, forzava porte o finestre e si introduceva all’interno per razziare oggetti di valore: oro, contanti, orologi, profumi e in alcuni casi tentava anche di aprire casseforti.

Colpi significativi – Particolarmente rilevante il furto avvenuto nel Cuneese, dove sono stati sottratti gioielli per un valore di 140.000 euro. A Carcare, invece, il bottino è stato quantificato in circa 5.000 euro. Il danno complessivo supera i 160.000 euro. Durante le perquisizioni, i Carabinieri hanno trovato e sequestrato ulteriori beni – orologi, gioielli e oggetti di valore per un totale di circa 10.000 euro – ritenuti provento di altri furti. Alcuni erano già stati suddivisi tra gli indagati.

Ruoli e mezzi – L’organizzazione era strutturata con compiti precisi: c’era chi forniva i mezzi di trasporto, chi effettuava i sopralluoghi e chi eseguiva materialmente i furti. La donna, già sottoposta al regime di semilibertà per un precedente reato, risultava intestataria dei veicoli usati dal gruppo, dotati di targhe clonate per evitare i controlli. Durante una perquisizione domiciliare, il marito della donna è stato trovato in possesso di un giubbotto descritto da una delle vittime e di una parrucca, ritenuta strumento per eludere eventuali identificazioni tramite videosorveglianza.

Prove e indagini – Le indagini si sono basate su analisi di tabulati telefonici, riprese di telecamere pubbliche e private, testimonianze e perquisizioni delegate dalla Procura di Savona. Tutti elementi che hanno permesso di delineare un quadro indiziario dettagliato e coerente, con riconoscimenti diretti da parte di alcune vittime. I reati contestati ai quattro indagati sono furto in abitazione aggravato, in concorso e in forma continuata. Le pene previste, in presenza di aggravanti e considerato il numero degli episodi, possono superare i dieci anni di reclusione. Per i soggetti già gravati da precedenti penali, il quadro sanzionatorio potrà risultare particolarmente severo.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.