"La verità su Amedeo Consonni", l'ultimo libro di Francesco Recami
di Giulia Cassini
Le mille verità dalla famosa casa di ringhiera verranno presentate a Genova il 20 novembre
Il mondo è fatto di mille "possibili laterali". Aree grigie: difficilmente il reale è tutto bianco o nero. La verità, in poche parole, non esiste. Almeno come concetto assoluto. Da qui Francesco Recami parte verso mille direzioni diverse con una sorta di parodia a tema.
In "La verità su Amedeo Consonni" di Sellerio editore che presenterà il 20 novembre alle 18 presso la Feltrinelli di Genova la struttura stessa dell'opera semina indizi ora per un verso ora per l'altro portando allo spaesamento il lettore. "E' costruito su forze centrifughe e centripete -spiega lo stesso Recami- in ogni appartamento parte una storia indipendente dall'interno delle mura domestiche verso l'esterno e, a un certo punto, per una svolta narrativa cominciano a fluire tutte verso il centro".
Alla casa di ringhera (già fulcro della "Morte di un ex tappezziere") manca Amedeo Consonni, l'uomo che potrebbe aver visto troppo e che accende le indagini e il processo. Ben presto si dipana una matassa di vicende: dall'anziano Luis De Angelis che percepisce presenze demoniache nel suo trilocale a un ex alcolista, Claudio Giorgi, fino al "Cipolla", nipotino adorato da Consonni passando per una seduttrice incallita, un architetto imbroglioncello e tanti personaggi che non scadono mai nella maschera.
Semmai è una commedia degli equivoci postmoderna che si prende gioco dei luoghi comuni, fin troppo presenti in alcuni gialli. Le storie raccontate sono state scritte separatamente, "Una buttandola giù -commenta Recami - è diventata un libro a sé, cioè 'Il diario segreto del cuore', sempre edito da Sellerio". Sfugge alle categorie Francesco Recami, come dalle banalità: "Spesso mi collocano a piè pari tra i gialli in realtà non ci sono gli elementi fondamentali, non c'è l'investigatore ad esempio e, a ben guardare, non si trova nemmeno la soluzione definitiva".
in "La verità su Amedeo Consonni" c'è anche un riferimento alla Liguria: la figura di Angela Mattioli si è trasferita proprio a Camogli, in un appartamento costosissimo, dove condivide l'esistenza con un signore silenzioso e discreto, Alberto Scevola, ma anche dove, in definitiva, si annoia. "Verrò a Genova in questi giorni -conclude l'autore- di questa città la prima associazione mentale è Gilberto Govi, conosco le sue commedie a memoria".
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