Finanziamenti per sette milioni di euro ad Hamas da tre società di beneficenza: nove arresti a Genova

di Luca Pandimiglio

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Arrestato anche il presidente dell'associazione dei palestinesi in Italia Mohammad Hannoun

Finanziamenti per sette milioni di euro ad Hamas da tre società di beneficenza: nove arresti a Genova

Sono state arrestate a Genova nove persone, accusate di aver finanziato Hamas tramite tre associazioni di beneficenza. L’operazione è stata condotta dalla Digos di Genova, in coordinamento con la Direzione centrale della Polizia di prevenzione, insieme al Nucleo di Polizia economico-finanziaria e al Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza.

Le forze dell’ordine hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari personali e reali, per un valore complessivo di circa 7 milioni di euro, disposta dal gip di Genova su richiesta della Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo. Il provvedimento riguarda nove indagati, tutti destinatari della custodia in carcere, e tre associazioni coinvolte nell’indagine.

Gli indagati sono accusati di fare parte e di avere finanziato l’associazione Hamas (“Harakat Al-Muqawma Al-Islamiya” ovvero “Movimento della resistenza islamica”), chesi propone il compimento di atti con finalità di terrorismo, in particolare contro lo Stato di Israele, ed è stata designata come organizzazione terroristica da parte dell’Unione Europea.
 

"È un’operazione molto importante e significativa quella portata a termine stamattina dalla Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza con l’arresto di nove persone, tra cui il più noto Mohammad Hannoun”. Lo dichiara il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. “Pur con la doverosa presunzione di innocenza che va sempre riconosciuta in questa fase, è statosquarciato il velo su comportamenti e attività che, dietro il paravento di iniziative a favore delle popolazioni palestinesi, celavano il sostegno e la partecipazione a organizzazioni con vere e proprie finalità terroristiche di matrice islamista. Un pericolo rispetto al quale c’è la massima attenzione da parte del nostro governo".

“L’inchiesta raccontata dagli atti giudiziari è chiara: milioni di euro sono finiti ad Hamas, un’organizzazione terroristica riconosciuta come tale dall’Unione Europea. Questo è un fatto, non una lettura politica. Di fronte a dati di questo tipo, ogni tentativo di minimizzare, giustificare o relativizzare le azioni di Hamas contribuisce a legittimare il terrorismo. Per questo le parole contano, soprattutto quando arrivano da chi ricopre ruoli internazionali e istituzionali. Figure come Francesca Albanese non parlano da semplici attivisti: l’ambiguità verso Hamas non è neutralità, ma una responsabilità politica e morale che incide sul dibattito pubblico. L’Italia continuerà a stare dalla parte della legalità, della lotta al terrorismo e della netta distinzione tra la difesa dei diritti umani e la giustificazione della violenza”. Lo dice in una nota il deputato e viceministro al Mit Edoardo Rixi.

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