Festival Sanremo, trattativa in salita: il futuro della kermesse è incerto

di Carlotta Nicoletti

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Il Comune mantiene il silenzio, la Rai guarda altrove e i commercianti temono l’addio

Festival Sanremo, trattativa in salita: il futuro della kermesse è incerto

Il Festival di Sanremo, simbolo della musica italiana e motore economico della città, vive settimane di incertezza: la trattativa con la Rai si è complicata, mentre cresce il timore di un clamoroso trasloco.

Trattativa rallentata – Doveva essere un confronto “rapido” e “senza sorprese”, invece si è trasformato in un negoziato complesso, silenzioso e ancora lontano dalla conclusione. Al centro del dialogo tra il Comune e la Rai ci sono il nuovo bando, le richieste economiche e l’utilizzo dell’Ariston.

Ipotesi Torino – In ambienti Rai si fa largo il “piano B”, che prevede un eventuale trasferimento del Festival, con Torino come possibile destinazione. Una mossa che spaventa il tessuto economico e turistico sanremese.

Pressione dei discografici – FIMI, che rappresenta le principali etichette discografiche, si è schierata con la Rai. Il ceo Enzo Mazza ha chiesto al Comune “impegni concreti, anche infrastrutturali”, evocando il nodo irrisolto del Palafestival e criticando la logistica attuale.

Commercianti in allerta – “Sanremo vive con ansia questa fase”, dice (Confesercenti), mentre Confcommercio sottolinea che “il Festival è importante anche per la Rai: squadra che vince non si cambia”.

Prossime tappe – Restano sul tavolo 6,5 milioni richiesti dal Comune, la quota dell’1% sugli introiti pubblicitari e nuovi vincoli su bandi e format. Intanto, a ottobre, un nuovo ricorso al Tar potrebbe complicare ulteriormente il quadro.



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