Ferrante: "Servono semafori intelligenti e più controllo del territorio"
di Marco Innocenti
L'appello del presidente del Municipio Bassa Valbisagno dopo il grave incidente di sabato sera
Dopo il grave incidente avvenuto sabato sera in piazzetta Pedegoli a Quezzi, torna di grande attualità la situazione della viabilità dei quartieri della Bassa Valbisagno, dove spesso gli abitanti hanno denunciato corse clandestine o anche semplicemente auto lanciate a folle velocità. "Il territorio che amministro è un vero e proprio alveare abitativo - spiega il presidente del Municipio Bassa Valbisagno Massimo Ferrante - caratterizzato da zone collinari molto complesse, con vie tortuose e densamente abitate, dove negli ultimi anni sono sempre più frequenti vere e proprie gare di velocità fra autoveicoli. Quello che è successo nel weekend per noi purtroppo non è un fatto eccezionale. Prima o poi un fatto del genere sarebbe successo ed è solo per un miracolo se non ci sono stati morti".
"Quello che manca, nel mio territorio, è la presenza di agenti. Il distretto della Polizia Locale è sguarnito perché negli anni, le varie emergenze che si sono susseguite, li hanno ridotti sotto organico. Anche ieri sera una persona anziana è stata investita. Ma tutti gli attraversamenti pedonali sono scarsamente illuminati. Quello che serve è il controllo del territorio perché non ci possono essere delle zone della città che, al sabato sera, si trasformano in terre di nessuno".
"Alcuni cittadini - prosegue Ferrante - ci suggeriscono di far installare dei dissuasori lungo le strade, i cosiddetti dossi, ma è bene spiegare che questo tipo di strumenti non si possono installare lungo le strade principali, quelle cioé lungo le quali transitano anche i mezzi di soccorso o delle forze dell'ordine che, per ovvie ragioni, possono dover transitare a forte velocità. E' proprio vietato dal Codice della Strada che, come sappiamo, è una legge alla quale nessun presidente di Municipio, di Comune o di Regione può derogare. Quello che si può fare, prima di tutto, pè trasformare alcune strade collinari in "zone 30" e procedere all'installazione dei cosiddetti semafori intelligenti. Sono quelli che vengono mezzi nei rettilinei per impedire che le auto prendano velocità. Si può attivarli in orari specifici o anche per tutto il giorno e così, chi arriva nei pressi del semaforo ad una velocità superiore al consentito, attiva il semaforo che diventa prima giallo e poi rosso, fotografando chi eventualmente dovesse anche passare col rosso".
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