Femminicidio a Quinto, verrà sentito anche il personale dell'istituto di igiene mentale
di Tiziana Cairati
Gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal procuratore Pinto vogliono capire se vi sia stato un ritardo nella presa in carico di Alberto Scagni
Oltre agli agenti verrà sentito anche il personale dell'istituto di igiene mentale che aveva fissato l'appuntamento il 2 maggio per Alberto Scagni, il disoccupato di 42 anni che la sera del primo maggio ha ucciso la sorella Alice sotto casa con 20 coltellate perché voleva più soldi dalla famiglia.
Gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal procuratore Francesco Pinto e dall'aggiunto Vittorio Ranieri Miniati, vogliono capire se vi sia stato un ritardo nella presa in carico dell'uomo.
La madre di Alice, il giorno dopo l'omicidio, aveva raccontato di avere più volte telefonato alle forze dell'ordine per chiedere aiuto ai servizi di igiene mentale con i quali era riuscita a fissare un appuntamento solo il 2 maggio.
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