Facebook, polemica tra Balbontin e Paita per una frase giudicata sessista
di Eva Perasso
La citazione della Lella, personaggio del comico, sembra riferita alla deputata di Italia Viva. Reazioni della ministra Bonetti, di Massardo e Sansa
Tutto ha inizio da un semplice post, pubblicato sul profilo Facebook del comico genovese Enrique Balbontin, in cui si pubblicizza uno spettacolo di beneficenza previsto a Cogoleto la sera del 20 agosto. Tra i commenti dei fan del comico, ne arriva uno, che chiede "la avviso io la Lella?". Il riferimento è a uno dei personaggi più noti del comico, la Lella appunto, di professione prostituta, su cui Balbontin scherza nelle sue gag da una quindicina di anni. Pronta arriva su Facebook la risposta del comico che senza troppi giri di parole dice: "A bagasce siamo coperti grazie".
Di qui, le reazioni: perché quella 'Lella' sembra essere riferito a Raffaella Paita di Italia Viva e perché Balbontin si era mostrato nei giorni scorsi al fianco di Ferruccio Sansa (il quale, peraltro, indossava una maglietta con un tormentone del comico che è stata pesantemente criticata sui social). La querelle si sposta dunque dal palco e dalla comicità triviale alla politica e al botta e risposta sui social in un battibaleno. La Paita reagisce su Facebook: "Cosa ne pensa Sansa di questo suo sostenitore? Intende prenderne le distanze? Sporgerò querela", afferma. Balbontin replica in un commento: "La porterò in tribunale". Arriva a ruota la ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti su Twitter: "È vergognoso l'attacco sessista che @raffaellapaita ha subito da un sostenitore del candidato alla presidenza della Liguria Sansa. Le forze politiche prendano le distanze e isolino chi vuole escludere le donne dalla politica offendendone la dignità. Forza Lella, noi andiamo avanti".
L'appello a una reazione di Sansa arriva anche dall'avversario e candidato alle regionali Aristide Massardo, che stamane scrive sulla sua pagina Facebook: "Pur sapendo che un vecchio sketch prevede questo nome, trovo quantomeno ambigua (riferimento all'On. Paita) e di cattivissimo gusto la battuta. Chiedo a Ferruccio Sansa di prendere una posizione netta sulle tematiche di sessismo e misoginia, di cui una certa comicità, che sembra apprezzare particolarmente (tanto da fare un video insieme), è piena".
Al comico Balbontin intanto viene bloccato Facebook. Così sceglie la pagina ufficiale dei Pirati dei Caruggi per rilasciare un commento: "Volevo informarvi che subito dopo avere scritto sulla pagina di Raffaella Paita che ci vedevamo in tribunale (testuali parole) casualmente il mio profilo Facebook è stato bloccato per una settimana, quindi non posso rispondere e difendermi dalle diffamazioni sul mio conto. Su una solo cosa concordo con Raffaella Paita, quella che questi leoni da tastiera che diffamano pesantemente le persone al solo scopo di ricavarne un vantaggio vanno denunciati e giustamente processati. Sappiate quindi che casualmente il mio profilo fb è stato bloccato e che per me questa è una bella notizia perchè significa "paura" in chi mi denigra. Hasta la ciølla, siempre!".
Nel primo pomeriggio, reagisce Ferruccio Sansa: "Caro Facebook, hai bloccato la pagina del nostro amico Enrique Balbontin, uno dei migliori attori della nostra regione. Per un grottesco e delirante equivoco una politica locale (Raffaella Paita), che evidentemente non riesce a far parlare altrimenti di sé, lo ha definito omofobo e sessista. Coinvolgendo nell'abbaglio epocale anche ministri e parlamentari. Balbontin non è omofobo (anzi, è stato invitato a diversi Pride), nè sessista. La sua vita, il suo lavoro come attore e come avvocato degli ultimi lo testimoniano. Non si gioca così con la vita delle persone. Per qualcuno il nome e la reputazione hanno ancora un valore. Il blocco della pagina Facebook suona come censura ma è anche un danno enorme per la sua professione di attore già messa a dura prova dalle restrizioni per il covid. Balbontin è solo un dissacratore, un uomo libero che odia l'ipocrisia. Uno che non cambia bandiera a seconda delle convenienze, che rischia del suo. Ce ne fossero di più come lui".