Ex Ilva, torna l'incubo chiusura. E Genova trema
di Pietro Roth
1 min, 38 sec
Vella (Fim): "Governo irresponsabile". La Cgil: "Lotteremo per il lavoro"
In assenza di una soluzione al problema della protezione legale, l'ex stabilimento Ilva di Taranto chiuderà il 6 settembre, quando entrerà in vigore la legge che ha abolito l'immunità: lo ha detto l'ad di ArcelorMittal Europa, Geert Van Poelvoorde, a margine di una conferenza di Eurofer. "Il Governo continua a dirci di non preoccuparci, che troverà una soluzione, ma finora non c'è niente. Quindi il 6 settembre l'impianto chiuderà. Abbiamo ancora due mesi, spero che il Governo trovi una soluzione, siamo aperti a discutere", ha detto.
FIOM "La risposta di Arcelor Mittal era prevedibile e solo un governo pasticcione ed inaffidabile poteva non crederci. Lo diciamo ora noi: lotteremo per il lavoro, l'occupazione e per la difesa dell'industria contro un Governo inaffidabile". E' il commento del segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro alle parole dell'ad di ArcelorMittal Europa, Geert Van Poelvoorde. "Come era prevedibile il governo gioca col fuoco e sulla pelle dei lavoratori. Dopo aver giudicato l'accordo commerciale e sindacale positivo, dopo averlo fatto analizzare dall'Avvocatura dello Stato e dalla Autorità Nazionale Anticorruzione oggi non intende più rispettare l'accordo con ArcelorMittal ma anche con le organizzazioni sindacali" aggiunge Manganaro. "Si mettono in discussione i diecimila lavoratori di Taranto ma anche tutti gli stabilimenti in Italia - denuncia il segretario della Fiom - è evidente che tutto ciò non c'entra niente con la salute dei cittadini, si vuole semplicemente rompere l'accordo sulla siderurgia italiana".
FIM "Abbiamo un governo che pensa di riconvertire la siderurgia con allevamenti di cozze, che cambia le regole in corsa e che per recuperare consenso elettorale mette in discussione il lavoro e la dignità di migliaia di lavoratori e delle loro famiglie. Siamo sull'orlo di un burrone". Lo afferma Alessandro Vella, segretario generale della Fim Cisl della Liguria dopo l'annuncio di Arcelor Mittal che potrebbe chiudere l'impianto di Taranto da dove arriva il materiale poi lavorato nello stabilimento di Cornigliano. "Non capiamo come si sia potuto arrivare a questo punto, una politica nazionale inconcludente e soprattutto pericolosissima".
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