Ex Ilva, tensioni a Taranto: si dimette il sindaco Bitetti. Possibili ripercussioni su siderurgia a Genova
di steris
La vertenza ex Ilva riguarda l'intera filiera siderurgica italiana, da Novi Ligure a Cornigliano, collegata all’evoluzione del piano di transizione
La crisi politica che si è aperta a Taranto con le dimissioni del sindaco Piero Bitetti potrebbe avere ripercussioni anche sul piano siderurgico nazionale, in particolare sul futuro dello stabilimento di Genova Cornigliano, direttamente coinvolto nella riorganizzazione del polo ex Ilva.
Bitetti, espressione di una coalizione di centrosinistra, ha lasciato l’incarico dopo essere stato duramente contestato da cittadini e associazioni civiche fuori dal Palazzo di Città. Oggetto del confronto: la gestione del dossier ex Ilva e, in particolare, l'accordo sulla decarbonizzazione proposto dal governo. L’incontro di ieri si inseriva nel calendario di appuntamenti che prevede, il 30 luglio, un delicato Consiglio comunale sul tema e, il giorno successivo, un vertice istituzionale al Ministero.
Nella sua lettera di dimissioni, il primo cittadino parla di "inagibilità politica", citando comportamenti che ha definito "minacciosi" da parte di alcuni attivisti. "Non ci sono più le condizioni per proseguire in un clima sereno e costruttivo", avrebbe spiegato Bitetti, sottolineando la crescente difficoltà nel gestire un confronto pubblico sempre più polarizzato.
La decisione scuote il capoluogo jonico in un momento cruciale per il futuro industriale e ambientale del territorio. La vertenza sull’ex Ilva non riguarda solo Taranto: l'intera filiera siderurgica italiana, da Novi Ligure a Genova, è direttamente collegata all’evoluzione del piano di transizione. In Liguria, in particolare, i sindacati seguono con attenzione le tensioni del Sud, consapevoli che ogni frattura politica può avere effetti sull’occupazione e sugli investimenti futuri.
Le dimissioni di Bitetti, che ora dovranno essere valutate formalmente dal Consiglio comunale, aprono una fase di incertezza istituzionale proprio nel momento in cui la città avrebbe bisogno di stabilità per affrontare un confronto complesso e delicato con il governo.
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