Ex-Ilva, Paita: "Cassa integrazione incomprensibile, va sospesa"

di Edoardo Cozza

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La parlamentare di Italia Viva: "L'azionista privato non può fare certe scelte a pochi giorni dalla composizione del nuovo cda misto con il pubblico"

Ex-Ilva, Paita: "Cassa integrazione incomprensibile, va sospesa"

"La richiesta della cassa integrazione, avanzata in questi giorni dall'azienda, appare sotto diversi aspetti incomprensibile e contradditoria". Lo dichiara Raffaella Paita, deputata di Italia Viva.

"La prima - spiega - deriva dal contrasto tra il vento di ripresa, la partenza del Pnrr, le dichiarazioni di Confindustria ('Pensiamo di assumere, altro che licenziare') e la richiesta della cassa, mentre l'agroalimentare teme di non avere la latta sufficiente per inscatolare i pomodori, uno dei pezzi forti del nostro export. La seconda è politica e attiene ai rapporti tra i due azionisti. Tra pochi giorni è previsto l'insediamento del nuovo Cda. Il governo diventa azionista paritario, ma è già stabilito che presto salirà al 60%. Trovo assai grave che l'azionista privato assuma una decisione del genere a pochi giorni del nuovo corso misto".

"Mi rivolgo al governo affinché, a tutela dei lavoratori, chieda immediatamente all'azienda di sospendere le procedura della cassa integrazione. Questo perché la questione possa essere affrontata nel prossimo consiglio. Tutti conosciamo la differenza tra revocare e sospendere. La sospensione consentirebbe di affrontare il problema del futuro dell'Ilva con tutti i protagonisti che ne hanno titolo, a cominciare ovviamente dal mondo del lavoro", conclude.