Ex Ilva, Gozzi: "Situazione drammatica, necessario dissequestro degli impianti"

di Redazione

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Presidente Federacciai, ci sono perdite per 80/100 milioni al mese

Ex Ilva, Gozzi: "Situazione drammatica, necessario dissequestro degli impianti"

La situazione dell'Ilva è "drammatica dal punto di vista industriale". Lo ha detto il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi in una audizione al Senato sottolineando che il fatto che nessun operatore industriale abbia presentato un'offerta all'ultima asta testimonia il fatto che gli operatori la considerino inagibile. "Abbiamo detto al ministro che per convincere operatori italiani e stranieri ad avvicinarsi all'Ilva bisogna ricostruire condizioni abilitanti che oggi non esistono. Non si può chiedere a dei privati di intervenire su un'azienda i cui impianti sono sequestrati. Chi compra un'azienda i cui impianti sono sotto sequestro da lustri? Chi compra un'azienda in una realtà nella quale gli enti locali devono decidere se vogliono un'azienda siderurgica o non la vogliono? Sei milioni di tonnellate rappresentano il break even. Le condizioni industriali".

   Secondo Gozzi l'azienda ora perde 80/100 milioni al mese. "Si producono, ha detto, 1,6 milioni di tonnellate ma ci sono costi fissi per 10 milioni. Chi si avvicina in una situazione del genere? Bisogna fare uno sforzo di concretezza". Resta, ha spiegato, " un fortissimo interesse strategico dell'Italia a fare produzione di prodotti piani". Ma "c'è un tema inevitabile di esuberi" perché per produrre 4 o sei milioni di tonnellate serviranno meno addetti rispetto ai 10mila che ci sono. Non si può chiedere a chi arriva di farsi carico di quegli esuberi e della bonifica ambientali. Tutti dovrebbero concentrarsi sulla creazione di queste condizioni".

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