Ex Ilva, a Genova investimenti per 8 milioni ma sempre col fiato sospeso

di Fabio Canessa

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Incontro ArcelorMittal-sindacati, col rischio chiusura per Taranto "scenari cupi" a Cornigliano

Ex Ilva, a Genova investimenti per 8 milioni ma sempre col fiato sospeso
"Piccole luci mentre si avvicina la tempesta". Così il segretario genovese della Fiom Bruno Manganaro sintetizza l'incontro che si è tenuto oggi tra i vertici di Arcelor Mittal e i sindacati per fare il punto su manutenzione impianti e investimenti nello stabilimento di Genova Cornigliano. "L'incontro ha prodotto un verbale sulle prime manutenzioni con l'annuncio dei primi investimenti che sembrano aggirarsi sugli 8 milioni di euro - spiega Manganaro - anche se siamo ancora lontani dalle reali necessità sia per il tipo di interventi che per le quantità economiche che servirebbero allo stabilimento". "Dopo l’incontro di oggi resta la preoccupazione sul futuro della siderurgia per le note vicende (decreto sicurezza e spegnimento dell’Afo 2) mi auguro che entro il 6 settembre si trovi una soluzione che metta in sicurezza una volta e per tutte il lavoro di migliaia di lavoratori con le loro famiglie. Abbiamo sottoscritto un difficile accordo che ognuno deve rispettare assumendo le proprie responsabilità, governo compreso", dichiara Alessandro Vella, segretario della Fim Cisl ligure. Per la Fiom genovese "appare sempre più evidente che la crisi che si è aperta fra il Governo e Arcelor Mittal con il Decreto Crescita (che cancella l'immunità penale che era stata garantita a Arcelor Mittal nel corso della realizzazione del piano ambientale a Taranto), l'avvio della procedura dello spegnimento dell'altoforno 2 di Taranto imposto dalla Procura" stia provocando "un blocco del rilancio dell'ex Ilva. Si rischia il blocco della produzione e la crisi della siderurgia in Italia con la messa in discussione di migliaia di posti di lavoro". Per Manganaro al di là delle "piccole luci" sussiste il "concreto rischio che entro il 6 settembre non ci sia la mediazione fra Governo e Arcelor Mittal aprendo scenari cupi. La Fiom di Genova non rimarrà in silenzio di fronte a questo scenario e lotterà per l'occupazione e il reddito".