Europee, Rixi (Lega) a Telenord: "In Liguria centrodestra coeso, non così la sinistra, vedremo cosa faranno le forze centriste"

di Redazione

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"Siamo passati da 8,7% a 9,1%, un rilancio per un movimento che veniva dato sulla via della fine"

Europee, Rixi (Lega) a Telenord: "In Liguria centrodestra coeso, non così la sinistra, vedremo cosa faranno le forze centriste"

Edoardo Rixi, segretario regionale della Lega, viceministro alle Infrastrutture e deputato, ospite del Primo Piano di Telenord dedicato all'analisi delle elezioni europee, afferma tra le altre cose: "A livello nazionale le forze di governo si sono rafforzate tutte, la Lega resta secondo partito nel centrodestra. Credo che da questo risultato emerga la certezza di quanto il centrodestra sia importante per i liguri anche senza liste civiche".

"I dati di coalizione - sottolinea - sono quelli del 2019, va meglio FdI e meno bene la Lega, ma la differenza rispetto alla sinistra è di sostanza. Mentre noi siamo coesi e abbiamo un progetto politico, nel centrosinistra non c'è niente di tutto questo. Pd e M5S hanno lo stesso obiettivo, fermare lo sviluppo o andare avanti con le grandi opere? Il centrosinistra non è omogeneo. Calenda e Renzi, che con i loro voti potrebbero essere decisivi, sono disposti ad andare con i massimalisti dei verdi e dell'ultrasinistra, rinnegando il motivo stesso per cui hanno abbandonato il Pd fondando due partiti di centro? Ci sarà una strategia, guardare al voto di centro è un elemento fondante".

Entrano all'Europarlamento due liguri entrambi spezzini, Benifei del Pd e Vannacci, indipendente nelle liste della Lega. "Avrebbe meritato anche il nostro Francesco Bruzzone ma siamo soddisfatti di come ha lavorato il movimento. Vannacci? In questo momento il Paese ha bisogno di meno politically correct e di parlare con il linguaggio dei cittadini. In una campagna divenuta un contraltare tra Meloni e Pd, ha trovato un suo spazio e ha catalizzato attenzioni, credo che abbia portato a votare molti delusi anche di partiti insospettabili".

Quanto al futuro della Lega, "Ci sarà un congresso a novembre. Siamo passati da 8,7% a 9,1%, un rilancio per un movimento che veniva dato sulla via della fine, ci siamo reinventati in un voto con tanti spazi chiusi dalla Meloni. E vedo una maggiore affinità fra Salvini e la Meloni anche a livello europeo, per costruire a Bruxelles una maggioranza come quella italiana".

Infine sulla "ribellione" di Bossi, che avrebbe detto di aver votato un non leghista, "Bisogna verificare, detto questo Bossi è ancora parlamentare della Lega, se non si riconosce più nei valori dovrebbe prendere le decisioni conseguenti. A Genova Castellaneta venne espulso dalla sera alla mattina, io credo che i problemi vadano risolti in casa. Se avesse detto quelle cose, il problema sarebbe grave".