Esplosione Calenzano, Pastorino: "Serva da monito per chi vuole rigassificatori vicino ai centri abitati"

di Stefano Rissetto

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Il consigliere regionale di opposizione si riferisce al disastro avvenuto in mattinata in un sito carburanti a Firenze, con 2 morti, 3 dispersi e 9 feriti

Esplosione Calenzano, Pastorino: "Serva da monito per chi vuole rigassificatori vicino ai centri abitati"

"Quanto accaduto questa mattina a Firenze, con l'esplosione nel deposito di carburanti Eni a Calenzano, è una tragedia che lascia sgomenti. Esprimo innanzitutto vicinanza alle famiglie delle vittime, ai feriti e a tutta la comunità coinvolta", scrive in una nota il consigliere regionale della Liguria Gianni Pastorino, riferendosi al disastro il cui bilancio provvisorio è per ora di 2 morti, 3 dispersi e 9 feriti.

"Non conosciamo ancora le dinamiche precise di questo incidente, ma una cosa è chiara: quando infrastrutture pericolose come depositi di gas, rigassificatori o altre installazioni energetiche vengono realizzate a ridosso dei centri abitati, si espongono le persone a rischi inaccettabili. L'esplosione di Calenzano è avvenuta vicino a un centro commerciale, dimostrando quanto possa essere devastante portare strutture di questo tipo a ridosso delle case, delle attività produttive e dei luoghi di vita quotidiana".

"Chi difende il rigassificatore di Vado Ligure", aggiunge Pastorino, "dirà che è distante dalla costa, ma non racconta la verità sull'enorme impatto che avrà sull'entroterra, sulle attività produttive e sull'ambiente. La Liguria e Genova hanno già pagato un prezzo altissimo in termini di disastri industriali: dal disastro di Fegino con lo sversamento di petrolio del 2016, alle molteplici situazioni critiche che continuano a mettere in pericolo persone e territori. Se le giunte di centrodestra decidessero di fare un passo indietro sulla questione del rigassificatore, sarebbe merito delle migliaia di cittadine e cittadini che, non solo nel savonese, si sono opposti con forza e determinazione a un progetto pericoloso e fallimentare. Dobbiamo smettere di pensare che queste infrastrutture possano convivere con i territori abitati. I fatti di Firenze sono un monito: la tutela della sicurezza delle cittadine e dei cittadini e dell'ambiente deve venire prima di tutto", conclude. "La Liguria non può permettersi ulteriori rischi e devastazioni".

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