Eolico offshore, nuova joint venture da 13GW tra Europa e Asia
di Andy Woodrook
Nasce JERA Nex BP, società paritaria tra il colosso giapponese e quello britannico con sede a Londra e focus globale
JERA e British Petroleum hanno annunciato la nascita ufficiale di JERA Nex BP, una joint venture al 50% che riunisce asset esistenti, progetti in sviluppo e concessioni nel settore dell’eolico offshore per una capacità netta complessiva di 13GW, con attività iniziali concentrate in Europa e Asia.
Joint venture – La nuova società avrà sede a Londra e includerà una divisione giapponese dedicata, JERA Nex BP Japan, guidata da Masato Yamada. L’intesa prevede la gestione di un portafoglio articolato: 1GW di impianti già operativi, tra cui il parco da 257MW Arcadis Ost 1 in Germania, 7,5GW in fase di sviluppo e 4,5GW di concessioni già acquisite.
Strategia operativa – JERA Nex BP concentrerà inizialmente gli sforzi sulla realizzazione dei progetti già in pipeline, mantenendo attivi e ottimizzati gli asset attualmente in funzione. L’azienda ha dichiarato che opererà “in modo sicuro ed efficiente”, puntando a una gestione attenta e selettiva dei propri progetti a seconda del valore generato.
Competenze – La joint venture sfrutterà le competenze ingegneristiche, tecniche e gestionali di entrambe le società madri, oltre ai rispettivi network di approvvigionamento e accesso al capitale. “Uniamo due team di grande esperienza, con relazioni consolidate, potere d’acquisto e accesso globale ai mercati”, ha commentato Nathalie Oosterlinck, CEO di JERA Nex BP.
Prospettiva globale – William Lin, vicepresidente esecutivo di BP per il gas e l’energia a basse emissioni, ha evidenziato come l’accordo consentirà alla major britannica di “portare avanti un portafoglio globale di progetti”, ottimizzando allo stesso tempo la propria strategia nel campo low-carbon.
Visione asiatica – Per Satoshi Yajima, chief renewable energy officer di JERA, la nascita di JERA Nex BP rappresenta “una giornata storica” per l’evoluzione della strategia del gruppo giapponese nelle energie rinnovabili. Il nuovo assetto dovrebbe garantire a JERA una presenza più incisiva nei mercati offshore globali, con l’Asia destinata a giocare un ruolo sempre più rilevante.
Supporto istituzionale – Il progetto ha ricevuto segnali positivi anche a livello politico. Sharon Hodgson, inviata commerciale del Regno Unito in Giappone, ha dichiarato che la nascita della joint venture “sottolinea il crescente ruolo del Regno Unito nello sviluppo di soluzioni energetiche pulite”.
Prospettive future – Secondo i partner, JERA Nex BP adotterà un approccio disciplinato per massimizzare il valore del portafoglio e attrarre capitali esterni, facendo leva anche su strumenti di finanziamento competitivo. Lo sviluppo di nuovi progetti sarà guidato da criteri di efficienza e valore, piuttosto che da una semplice espansione numerica.
Obiettivo 13GW – L’obiettivo della società è consolidare una capacità di 13GW netti nel medio-lungo termine, tra asset operativi, progetti in fase avanzata e nuove opportunità. Un traguardo che, secondo i promotori, sarà raggiunto attraverso un’attenta selezione e gestione dei progetti, mantenendo un equilibrio tra rendimento economico e sostenibilità.
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