Emergenza caldo in Liguria: stop ai lavori all’aperto nelle ore più a rischio. Cisl e Filca: “Servono certezze su cassa integrazione”

di Stefano Rissetto

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Bucci e Nicolò: "La salute dei lavoratori viene prima di tutto ed è nostro dovere mettere in campo strumenti di prevenzione efficaci"

Emergenza caldo in Liguria: stop ai lavori all’aperto nelle ore più a rischio. Cisl e Filca: “Servono certezze su cassa integrazione”

Con l’arrivo del grande caldo, la Regione Liguria ha emanato una nuova ordinanza per tutelare i lavoratori esposti al sole nelle ore più critiche della giornata. Il provvedimento, valido fino al 31 agosto 2025, impone il divieto di svolgere attività lavorative all’aperto dalle 12:30 alle 16:00 nei giorni in cui il portale Worklimate segnala un livello di rischio “Alto” per esposizione al calore durante attività fisica intensa. Il blocco scatterà nei giorni con “bollino rosso”.

L’ordinanza riguarda in particolare i settori agricolo, florovivaistico e i cantieri edili all’aperto. Sono esclusi solo gli interventi urgenti e di pubblica utilità, come quelli di pronto intervento o legati alla protezione civile, purché vengano adottate misure per ridurre l’esposizione al rischio.

“La salute dei lavoratori viene prima di tutto – hanno dichiarato il presidente Marco Bucci e l’assessore alla Sanità Massimo Nicolò – ed è nostro dovere mettere in campo strumenti di prevenzione efficaci”.

Allerta caldo a Genova - Per la giornata di sabato 28 giugno è previsto il primo “bollino arancione” della stagione per la città di Genova, secondo quanto segnalato dal Ministero della Salute. Le temperature elevate, unite a tassi di umidità particolarmente alti, potrebbero far percepire valori oltre i 35 gradi in molte zone della regione.

“Con l’arrivo delle temperature elevate, è fondamentale adottare comportamenti responsabili per proteggere la salute – ha sottolineato ancora Nicolò – in particolare per le persone anziane e fragili”. A supporto di queste categorie, la Regione prosegue fino al 20 settembre, con possibilità di proroga, le attività dei “custodi sociali” e dei “maggiordomi di quartiere”, accessibili attraverso il numero verde regionale 800 593235.

Ernesto Palummeri, coordinatore del Centro di riferimento ligure per le ondate di calore, ha ribadito che tutte le strutture sanitarie e sociosanitarie hanno ricevuto l’allerta, con indicazioni per garantire dimissioni protette e assistenza adeguata alle persone vulnerabili.

Cisl e Filca: “Bene l’ordinanza, ma servono certezze su cassa integrazione” - A commentare l’ordinanza sono intervenuti anche Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Andrea Tafaria, segretario generale della Filca Cisl Liguria, la federazione degli edili. "È positiva la firma dell’ordinanza da parte della Regione – dichiarano – ma ora servono certezze per tutelare davvero i lavoratori, in particolare quelli dell’edilizia, un comparto che in Liguria conta oltre 25 mila addetti. Quando si superano i 35 gradi, i cantieri devono fermarsi e le imprese devono poter accedere immediatamente alla cassa integrazione per garantire la sicurezza dei lavoratori. Su questo fronte però – aggiungono – mancano ancora certezze dal Ministero del Lavoro sulla disponibilità delle risorse". I sindacati chiedono infine una stretta vigilanza sull’applicazione dell’ordinanza, soprattutto per quanto riguarda la rimodulazione degli orari di lavoro nei momenti più caldi della giornata, con la sospensione obbligatoria dei cantieri dalle 12:30 alle 16:00.

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