Allerta caldo in Liguria, i consigli per combattere l'ondata di calore

di Filippo Serio

Palummeri: "Pasti leggeri e indumenti traspiranti. Fra i soggetti a rischio anziani e persone affette da diverse patologie"

"Toccheremo livelli di caldo che raramente si hanno a Genova, sia dal punto di vista delle temperature misurate che da quello delle percepite. Il punto debole della città è il livello di umidità, abbiamo un tasso molto elevato sull'84%. Le temperature in realtà non sono eccessive ma con questo livello invece che 27 gradi ne sentiamo 38" - lo dice a Telenord il dottor Ernesto Palummeri, geriatra e coordinatore del centro di riferimento per le ondate di calore in Liguria, regione chye sta risentendo del forte caldo.

Per quanto riguarda le mosse per combattere il caldo, Palummeri consiglia: "Per quanto riguarda l'abbigliamento, oltre a evitare di esporsi direttamente al sole nelle ore centrali, evitare indumenti sintetici che limitano fortemente la traspirazione. Meglio abiti in cotone o lino con colori leggeri. Pasti semplici con tanta frutta e verdura e pochi grassi, specialmente animali. Evitare alcolici e bibite zuccherate sorpattutto se ghiacciate."

E sull'uso di climatizzatore e affini? "Noi raccomandiamo - continua Palummeri - "di far areare la casa durante la notte e chiuderle durante il giorno. Se avete il climatizzatore, raccomandiamo di regolare il termostato non a temperature eccessivamente basse, anche a 24-25 gradi si abbatte l'umidità."

Sull'attività sportiva: "Molti incidenti avvengono durante le ore centrali della giornata, anche fra i giovani che corrono sotto il sole, cosa assolutamente da evitare. Bisognerebbe limitare anche i lavori all'aperto e che comportano sforzo fisico."

Soggetti a rischio: "Ci sono categorie a rischio, abbiamo creato registri nelle Asl, dove si individuano persone da monitorare con attenzione:l si tratta di anziani oltre i 75 anni, i cardiopatici, i bronchitici, i nefropatici, i diabetici e la categoria dei pazienti affetti da disturbo neuro-cognitivo, ovvero da demenza." - conclude Palummeri.