Elezioni, Rixi (Lega): "A Salvini sono state chieste cose contro natura. Sulla Gronda ci giochiamo la credibilità"

di Redazione

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"Se Fratelli d'Italia vuole fare il presidenzialismo, fa anche l'autonomia, se no non avranno i numeri né per fare una cosa né per fare l'altra"

Elezioni, Rixi (Lega): "A Salvini sono state chieste cose contro natura. Sulla Gronda ci giochiamo la credibilità"

"Le leadership vengono discusse all'interno dei movimenti politici per fortuna con congressi, spero e penso che la Lega tornerà ad avere la vita interna che consente a qualsiasi forza politica strutturata di potersi autorigenerare, il problema di Salvini è che in questi nove mesi spesso gli sono state chieste cose contro natura". Così il deputato e segretario ligure della Lega Edoardo Rixi commenta i risultati elettorali e risponde a chi chiede se la leadership di Matteo Salvini sia in discussione. "Ricordo a tutti che in questi nove mesi il presidente del Consiglio non ha certo difeso il leader della Lega dagli attacchi che ha ricevuto, mentre Salvini è stato coerente garantendogli la fiducia fino alla fine. Quando parlo di attacchi mi riferisco alle ingerenze russe e anche ad altri temi, ci sono state conferenze stampa del presidente del Consiglio che finivano tutte con recriminazioni nei nostri confronti".

Per finire un commento sul partito di Giorgia Meloni:

"Se Fratelli d'Italia vuole fare il presidenzialismo, fa anche l'autonomia, se no non avranno i numeri né per fare una cosa né per fare l'altra. Da questo punto di vista credo che ci sia una condivisione degli obiettivi, d'altra parte se FdI prende il 30% dei voti in Veneto vuol dire che aperture all'autonomia ne ha fatte, altrimenti dubito che i veneti si sarebbero espressi così". 

"La Gronda di Genova dev'essere sbloccata il prima possibile perché non sarebbe spiegabile all'elettorato che un Governo di centrodestra non riesca a portare avanti l'opera, ci giochiamo la credibilità". Lo afferma il deputato e segretario ligure della Lega Edoardo Rixi commentando i risultati elettorali. "Chiedo che la Liguria possa esprimere dei ruoli a livello di esecutivo, come Regione abbiamo dei problemi abbastanza grandi sulle infrastrutture che ci trasciniamo da almeno 25 anni, è evidente che se il Governo di centrodestra non dà delle risposte diventa un problema mantenere l'elettorato. I liguri non possono ancora veder rimandare opere come la Gronda, il tunnel della val Fontanabuona, il completamento del Terzo Valico, il raddoppio ferroviario del Ponente, la Carcare-Predosa o il tunnel di Tenda, Macron è andato a incontrare il sindaco di Limone, da noi il presidente del Consiglio non è mai andato a incontrarlo, una roba abbastanza vergognosa, la scarsa sensibilità verso le nostre amministrazioni da parte del Governo centrale, mi auguro che il nuovo Governo abbia una posizione diversa".

"E' chiaro che c'è stato un travaso di voti interni alla coalizione di centrodestra tra la Lega e FdI, lo dicono i dati, però meglio che vadano alla Meloni che non al M5S. Il voto d'opinione complessivo è andato a drenare tutti i voti del centrodestra sulla Meloni, lo stesso problema che ha avuto la lista 'Noi Moderati', che si aspettava un successo a livello nazionale, invece ha raggiunto un valore bassissimo, il voto d'opinione ha premiato l'opposizione al Governo Draghi", sottolinea. "Arrivare alle due cifre per la Lega in Liguria era a portata di mano, ma è stata una campagna elettorale complicata e corta, non siamo riusciti ad andare in tutti i territori e si vede dai dati. Sapevamo di dover pagare uno scotto per il sostegno al Governo Draghi, certo è stato uno scotto particolarmente rilevante, non compreso da buona parte del nostro elettorato. Ad esempio sui balneari, noi chiedevamo delle cose e il Governo Draghi ne ha fatte altre", spiega Rixi. "La sensazione è che chi era dentro al Governo Draghi ha pagato più o meno uno scotto abbastanza importante, non c'è stata nessuna forza politica che sia cresciuta, solo due sono cresciute: Fratelli d'Italia che era all'opposizione e Conte che ha fatto cadere il Governo attestandosi la responsabilità, vuol dire che gli italiani non amavano particolarmente il Governo Draghi", aggiunge.