Ecco il "mulo robot": potrà trasportare carichi pesanti e muoversi su terreni impervi
di Redazione
Un progetto frutto della collaborazione fra Iit di Genova e Università di Trento
E' già stato ribattezzato "il mulo robot" ma il suo nome ufficiale sarebbe HyQ-Blue: si tratta di un progetto di robot quadrupede al quale stanno lavorando il Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Trento e l'Istituto italiano di tecnologia di Genova. Adatto per la montagna, resistente e agile, il 'mulo' è in grado di muoversi su terreni impervi, trasportare carichi pesanti e andare al trotto. Progettato e costruito dall'Iit nel laboratorio Dynamic Legged Systems diretto da Claudio Semini, HyQ-Blue fa parte della serie di robot animaloidi HyQ azionati idraulicamente, sviluppati dai ricercatori dell'Iit a partire dal 2007 traendo ispirazione dalla natura.
Il robot, al centro di un accordo di collaborazione tra l'ateneo trentino e l'Iit di Genova, è stato trasferito da Genova a Trento dove verrà studiato per i prossimi tre anni. HyQ-Blue pesa 90 chili, è lungo un metro, ha il corpo in lega di alluminio, è capace di camminare, trottare, salire e scendere scale, portare e trainare pesi, proprio come farebbero i muli degli alpini. L'obiettivo a lungo termine del progetto è creare software, algoritmi e hardware robusti per robot quadrupedi che riescano ad accedere a zone impervie caratterizzate da terreni accidentati e che possano intervenire, in caso di catastrofi naturali, nelle ispezioni di luoghi inaccessibili all'uomo e a supporto di attività in montagna e nell'ambito agricolo.
"Cercheremo di migliorare ulteriormente le capacità di HyQ-Blue per avvicinarci sempre più a delle prestazioni necessarie per applicazioni reali - dice Andrea Del Prete, responsabile scientifico dell'accordo per l'Università di Trento - Useremo algoritmi di apprendimento automatico per velocizzare le tecniche di controllo del robot e quindi migliorare le sue capacità di reazione ai disturbi e agli imprevisti. Inoltre il robot sarà usato come piattaforma di validazione degli algoritmi di controllo sviluppati nelle attività di ricerca del Dipartimento".
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