Ecco come cambiano le partite di Serie A ai tempi del coronavirus
di Redazione
Dalle porte chiuse per i tifosi ai termoscanner per i giornalisti e steward
Dalle indicazioni di carattere medico a quelle più strettamente organizzative cambia radicalmente il rituale delle partite per protagonisti e addetti ai lavori. Ma anche per i tifosi che potranno seguire le squadre del cuore solo in tv ma senza tutta una serie di momenti pre e post gara. Termoscanner per la rilevazione della temperatura agli ingressi dello stadio di tutti i soggetti autorizzati, un ingresso dedicato per gli operatori dell'informazione che non consenta alcuna commistione con i tesserati e in tribuna stampa, giornalisti e fotografi accreditati, dovranno essere posizionati mantenendo la distanza di almeno 2 metri; niente interviste all'arrivo dei pullman, né conferenza stampa post gara e interviste in zona "zona mista". Niente interviste mini flash e super flash sul terreno di gioco nè le riprese negli spogliatoi pre e post riscaldamento e cerimoniale di gara ridotto all'osso, senza bambini e saluto prepartita tra i protagonisti dopo l'allineamento. Sono queste alcune delle disposizioni della Lega di Serie A per la disputa delle partite a porte chiuse per l'emergenza Coronavirus.
Nella circolare diffusa dalla Lega di serie A, si chiede anche che i club predispongano un servizio medico sanitario dotato di scanner per la rilevazione della temperature agli ingressi dello stadio di tutti i soggetti autorizzati; un documento riassuntivo con tutte le norme igienico-sanitarie adottate in ciascun impianto sportivo da presentare alle autorità in caso di richiesta; una modulistica, a mezzo di autodichiarazione atta a certificare che i soggetti ammessi all'interno dell'impianto abbiano attivato tutte le misure di controllo e prevenzione necessarie a ridurre il rischio di contagio e a salvaguardare gli interessi degli individui.
Oltre ai calciatori, ai direttori di gara e agli altri componenti lo staff tecnico e dirigenziale delle due squadre, sono ammessi gli ispettori federali, i delegati Lega, i medici antidoping e i rappresentanti della commissione federale
antidoping. Sono poi ammessi anche gli operatori sanitari e di pubblica sicurezza, gli steward, i vigili del fuoco secondo le indicazioni approvate dal Gos. Quanto ai giornalisti, sono ammessi gli operatori tv e i reporter delle emittenti titolari dei diritti di trasmissione live, un fotografo e un social media manager per ciascuna società e gli operatori dell'informazione preventivamente autorizzati e comunque non superiori a 50 unità e solo subordinatamente alla capacità delle società di garantire la piena ottemperanza delle norme previste dai vari Dpcm in materia.
Solo i fotografi ufficiali dei due club potranno accedere al terreno di gioco. Gli operatori televisivi e i
giornalisti delle emittenti titolari dei diritti tv nazionali, un'emittente estera e i club channel ufficiali potranno svolgere le attività previste dai pacchetti loro assegnati (il calciatore e/o l'allenatore dovranno essere dotati di auricolare "monouso", mentre l'audio dovrà essere registrato con un microfono "boom" direzionale. Inoltre, per evitare la permanenza a lungo in luoghi chiusi di un elevato numero di persone sarebbe opportuno che i giornalisti lavorassero, al termine della gara, dalle postazioni in tribuna stampa.
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