Diga di Genova: stop della Regione a riempimento cassoni con materiale demolizioni
di Redazione
Il divieto proviene dalla Direzione generale dell’area Sviluppo e tutela del territorio, ora si temono nuovi ritardi
Nuovi problemi per la Diga di Genova. La Regione, attraverso la Direzione generale dell’area Sviluppo e tutela del territorio, vieta il riempimento dei cassoni con il materiale di risulta dei dragaggi in porto e con quello delle prime demolizioni dei lavori del futuro Tunnel subportuale. Questo riuso del materiale delle demolizioni era stato caldeggiato dal consorzio dei costruttori per risparmiare denaro e soprattutto tempo, ma dalla Regione è arrivato il veto e adesso i tempi di realizzazione dell'opera rischiano di allungarsi ancora.
Gli uffici tecnici della Regione hanno rigettato tre richieste di autorizzazione. La più importante concerne l’immersione in mare di circa 22mila metri cubi di sedimenti provenienti dalla demolizione dell’ex Centro di smistamento merci del porto, il capannone la cui demolizione aveva dato il via a marzo ai lavori del Tunnel subportuale. Questo metodo avrebbe permesso di risparmiare tempo, compreso quello di smaltimento delle macerie dell'edificio, e denaro, visto che utilizzare materiale di cava costerebbe circa il triplo, ma gli uffici regionali sottolineano l'incompatibilità con la legge che prescrive come i riempimenti in ambito costiero debbano essere effettuati esclusivamente con materiali di scavo di fondali marini.
Non si esclude, negli ambienti del consorzio, che si possa arrivare all'impugnazione dei provvedimenti della Regione, ma intanto i costi rischiano di salire e i tempi di allungarsi. Al momento i cassoni finora affondati sono riempiti di acqua, ma l'obiettivo della definitiva stabilità sul fondale si può raggiungere solo con il riempimento di materiale solido, dal peso specifico superiore a quella dell’acqua. Potrebbe una forte mareggiata smuovere o addirittura ribaltare i cassoni già collocati sul fondale? Questa la domanda che circola tra i conoscitori della materia e che trova risposte non del tutto certe.
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