Delitto Scalamandrè, il generale Garofano esclude che Simone abbia colpito il padre
di Redazione
Le tracce ematiche trovate sulla sua maglietta non sarebbero “da impatto diretto". Entro metà febbraio dovrebbe arrivare la sentenza definitiva

Delitto Scalamandrè. Simone era presente al momento dell'omicidio del padre ma non lo ha colpito: le tracce ematiche trovate sulla sua maglietta non sarebbero “da impatto diretto”. Questa la conclusione a cui è arrivato il generale Luciano Garofano, ex comandante del Ris di Parma, chiamato come consulente dagli avvocati dei due ragazzi Nadia Calafato e Luca Rinaldi.
Sin dall'inizio Alessio ha sempre riferito che quella sera nell'appartamento di San Biagio, Simone non aveva mai colpito il padre. La procura aveva però accusato entrambi di omicidio volontario in concorso, aggravato dal vincolo di parentela.
Nell’udienza di oggi pomeriggio il tribunale ha anche rigettato la richiesta di perizia psichiatrica richiesta dall’avvocato Luca Rinaldi che difende Alessio Scalamandrè. Entro metà febbraio dovrebbe arrivare la sentenza definitiva del processo.
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