Delitto del trapano: Procura ricorre in Cassazione per ottenere l'arresto del sospettato
di Stefano Rissetto
Il Riesame aveva escluso la persistenza della pericolosità sociale dell'uomo, convocato dal pm per l'interrogatorio il 10 ottobre
La procura di Genova ricorre in Cassazione per ottenere l'arresto di Fortunato Verduci, l'artigiano sospettato di avere ucciso 29 anni fa Luigia Borrelli. La donna, che si prostituiva in un basso di vico Indoratori, nel centro storico di Genova, era stata massacrata di botte e poi colpita con un trapano. Già il giudice per le indagini preliminari e il Riesame avevano respinto la richiesta della pm Patrizia Petruzziello di arrestare il sospettato. Secondo i giudici del Riesame pur essendoci indizi "gravi" e "granitici" dopo tutto questo tempo non ci sarebbe una pericolosità dell'uomo.
Tra l'altro, l'indagato è atteso dall'interrogatorio in Procura, davanti al pm che lo ha convocato per il 10 ottobre.
L'artigiano, difeso dagli avvocati Giovanni Ricco e Nicola Scodnik, era stato individuato grazie al dna estratto da una macchia di sangue trovata sulla scena del crimine e comparata, grazie alle nuove analisi effettuate con le più recenti tecnologie e alla recente banca dati che consente di prelevare il dna ai detenuti. Il profilo era risultato compatibile con quello di un lontano parente, che si trova recluso nel carcere di Brescia, e da lì, facendo combaciare vari elementi, gli inquirenti hanno trovato il codice genetico 'esatto' di quello che per l'accusa è l'assassino di Luigia Borrelli.
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