Delitto del trapano: pm cita arresto Bossetti nel ricorso al Riesame

di Redazione

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"Esigenze cautelari per ferocia omicidio e personalità indagato. Può uccidere di nuovo"

Delitto del trapano: pm cita arresto Bossetti nel ricorso al Riesame

"Le esigenze cautelari possono essere desunte dalle modalità intrinseche del fatto, anche se non ravvicinato e anche in presenza di incensuratezza, quando vi siano delle modalità di particolare ferocia e crudeltà che siano espressione di una personalità particolare dell'agente". Lo scrive la pm Patrizia Petruzziello nell'atto di appello al Tribunale del Riesame di Genova per ribadire la richiesta di arrestare Fortunato Verduci, il 65enne indagato per il delitto del trapano. La pm richiama quanto aveva scritto la Corte di Cassazione nel 2015 ribadendo la sussistenza delle esigenze cautelari nei confronti di Massimo Bossetti, poi condannato in via definitiva per l'omicidio di Yara Gambirasio. Bossetti era stato individuato dopo lunghe e complesse indagini e venne arrestato solo 4 anni dopo l'efferato delitto.
 

La Cassazione aveva sottolineato come "la gravita' intrinseca del fatto, connotato da efferata violenza e dalla personalità del reo dimostratosi capace di azioni di tale ferocia" prevalgano sul dato oggettivo che Bossetti era incensurato e anche sul cosiddetto 'tempo silente', vale a dire il tempo trascorso tra il reato e la richiesta di custodia cautelare. E lo stesso ragionamento - sostiene l'accusa - deve essere fatto per il carrozziere di Marassi, individuato proprio come Bossetti grazie al Dna di un parente.

Per la Procura Verduci, in determinate condizioni potrebbe uccidere ancora, perché ha un'indole violenta come emergerebbe anche dagli atti relativi alla causa di separazione con la moglie, anche se la donna non lo ha mai denunciato. Inoltre, Verduci è era ed è tuttora ludopatico e proprio la ludopatia e il conseguente bisogno spasmodico di denaro furono secondo l'accusa il movente del delitto.