Declassamento Dogane Liguria, Paita (IV): "A rischio economia regionale, Salvini chiarisca decisione inspiegabile"

di Stefano Rissetto

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Allarme di Fip Cisl, Aulicino, Volpi e Mafera: "Siamo al lavoro per trovare una soluzione che dia il giusto riconoscimento alle nostre dogane"

Declassamento Dogane Liguria, Paita (IV): "A rischio economia regionale, Salvini chiarisca decisione inspiegabile"

"La recente riorganizzazione nazionale dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha inspiegabilmente declassato la direzione regionale della Liguria e degli uffici della Spezia e Savona", ricollocando "in quarta fascia la direzione ligure, sebbene dal 2001, anno di istituzione dell'Agenzia delle Dogane, essa sia sempre stata posta nella prima fascia". Lo afferma in una nota la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, che ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro dei Trasporti.

"La direzione ligure è stata superata da Direzioni Territoriali come quelle del Veneto e Friuli Venezia Giulia, dell'Emilia Romagna e Marche nonché del Lazio e Abruzzo che gestiscono, attraverso i propri uffici operativi, traffici commerciali nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di competenza della Direzione Regionale della Liguria", spiega Paita, che aggiunge: "Il declassamento rischia di portare profonde conseguenze negative all'economia ligure, a cause di scelte che, visti i dati, appaiono incomprensibili e privi di qualsiasi ratio: il Ministro esponga rapidamente la ragione che si cela dietro il declassamento della direzione regionale della Liguria e gli uffici della Spezia e Savona, che mette a rischio una delle economie maggiormente virtuose e profittevoli del nostro Paese. Quello che appare evidente è che al Mit a trazione leghista la Liguria non interessa".

Cisl Fp pronta a mobilitarsi - “I numeri sono chiari: due milioni di contenitori movimentati nel porto genovese (Voltri e bacino di Sampierdarena) e un milione di passeggeri tra traghetti e navi da crociera sempre all’anno.  Con la decisione di declassare le Dogane della Liguria in prospettiva può essere messa a rischio la tenuta del sistema. Come CISL FP Liguria esprimiamo un parere negativo al verbale di chiusura del confronto sulla pesatura delle posizioni Dirigenziali degli Uffici della Liguria. Riteniamo infatti che il processo di omogeneizzazione non abbia tenuto conto di tutte le attività, e del volume delle stesse, penalizzando in particolari le sedi con una forte presenza in ambito portuale, e con servizio passeggeri che manca completamente nel sistema di valutazione. Maggiore attenzione avrebbe dovuto essere posta sulle sedi di confine e sedi divenute “interprovinciali””, spiegano il Coordinatore Regionale Cisl Fp Dogane Liguria Sergio Aulicino e i componenti della Segreteria Cisl Fp Liguria Franco Volpi e Domenico Mafera.

“Per quanto attiene l'attività portuale gli Uffici della Regione Liguria “pesano” per una elevatissima percentuale rispetto al volume complessivo nazionale (oltre il 50%) e la proposta dell'Agenzia delle Dogane non riconosce affatto tale loro funzione, nei confronti dell’utenza e strategica per l’economia del Paese. Ciò determina un declassamento per le sedi di La Spezia, di Savona e per la Direzione Territoriale Liguria, assolutamente non giustificato e che rischia di pregiudicare il grado di strategicità delle sedi sul territorio, oltre a determinare possibili riduzioni del ruolo di quegli uffici, della dotazione di personale, dell'assegnazione di risorse economiche, ad oggi non determinabili, ma che riteniamo debbano essere scongiurate. Come Cisl FP Liguria siamo al lavoro per trovare una soluzione che dia il giusto riconoscimento alle nostre dogane”, concludono i sindacalisti.

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