Crisi del porto di Cagliari, via libera alla cassa integrazione

di Redazione

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Previsto un programma regionale di politiche attive del lavoro

Crisi del porto di Cagliari, via libera alla cassa integrazione

Via libera dal Ministero del Lavoro sul decreto relativo alla cassa integrazione per cessata attività per i 207 lavoratori del Porto canale di Cagliari. L'accordo prevede, come stabilito dal "decreto Genova", l'erogazione dell'ammortizzatore sociale per un anno con l'80% dello stipendio per i lavoratori (71% a carico del ministero del Lavoro e 9% dell'azienda) e un programma regionale di politiche attive del lavoro. "Dopo la firma del ministero, la Regione attiverà le procedure per l'erogazione in tempi brevi, da parte dell'Inps, della cassa integrazione - annuncia l'assessora regionale del Lavoro, Alessandra Zedda - Siamo molto soddisfatti per il buon esito della vertenza che consentirà ai lavoratori di ricevere presto gli ammortizzatori sociali. Ora puntiamo, con il presidente della Regione Solinas, al rilancio del porto canale e delle sue attività, considerando la strategicità dell'attività di transhipment per lo scalo di Cagliari, così da conquistare un ruolo strategico nel Mediterraneo".