Covid, in Italia la variante Delta è responsabile del 98,5% dei casi
di Alessandro Bacci
Soppiantata completamente la variante Alfa, mentre è ridotta all'1,2% la variante Gamma. Non si rilevano le varianti Eta, Kappa, Lamda e Mu
In poco più di due settimane la variante Delta ha raggiunto la diffusione di almeno il 98,5% in Italia, soppiantando completamente la variante Alfa. Lo indicano i dati contenuti nella banca internazionale Gisaid, nella quale vengono depositate da tutto il mondo le sequenze del virus SarsCoV2. Poco più di 15 giorni fa la Delta era responsabile del 91% dei casi di Covid-19 e nello stesso periodo la circolazione della variante Alfa si è ridotta dal 3,6% allo 0,5%.
Classificata con la sigla B.1.617.2, la variante Delta è dominante in tutto il mondo e ha ormai raggiunto il 100% in 17 Paesi, a partire da Cina e Russia; in Europa la Delta domina al 100% in Olanda, Liechtenstein, Kosovo, Repubblica Ceca, Bulgaria e Slovacchia. Nel resto del mondo ha raggiunto lo stesso valore in Giordania, Bangladesh, Malaysia, Papua Nuova Guinea, Guatemala, Brunei, Botswana e Nuova Zelanda. La variante Alfa (B.1.1.7), identificata in Gran Bretagna, sta ormai comparendo ovunque.
Da metà agosto in Italia la circolazione della variante Gamma (P.1), identificata all'inizio del 2021 in Giappone e poi in Brasile, si è ridotta dall'1,2% allo 0,2%; la Beta (B.1.351), identificata in Sudafrica, è rimasta stabile all'1%.
Non si rileva al momento nel nostro Paese una circolazione significativa delle varianti Eta (B.1.525) identificata in Nigeria, Iota (B.1.526) identificata a New York, Kappa (B.1.617) identificata n India, Lambda (C.37 + C.37.1) identificata in Perù e Mu (B.1.621 + B.1.621.1) identificata in Colombia.
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