Covid, dal 1 maggio nuova ordinanza mascherine: a discrezione dei medici l'obbligo di indossarle negli ambulatori
di Gaia Cifone
La precedente ordinanza che prevedeva l'obbligo di mascherina negli ospedali e Rsa è in scadenza il 30 aprile.
Saranno i singoli medici di famiglia e pediatri a decidere in merito all'obbligo di continuare ad indossare le mascherine nei propri studi. Lo prevede la nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, in vigore dall'1 maggio. "Per quanto riguarda gli ambulatori medici - si legge nel provvedimento - la decisione sull'utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie resta alla discrezione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta". La precedente ordinanza che prevedeva l'obbligo di mascherina negli ospedali e Rsa è in scadenza il 30 aprile.
La decisione sull'esecuzione del tampone diagnostico per l'infezione da SARS-CoV2 per l'accesso ai Pronto soccorso "è rimessa alla discrezione delle Direzioni sanitarie e delle autorità regionali". Lo prevede l'ordinanza firmata dal ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha anche prorogato l'utilizzo della mascherine soltanto nelle Rsa e reparti ospedalieri con pazienti fragili.
"Accogliamo con soddisfazione l'ordinanza del Ministro della Salute Orazio Schillaci che, alla luce del favorevole andamento epidemiologico del Covid, dal primo maggio allenterà ulteriormente le norme sull'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e l'impiego dei tamponi nelle strutture sanitarie".
Così il presidente della Regione, Giovanni Toti, e l'assessore alla Sanità, Angelo Gratarola, in merito all'ordinanza emanata dal Ministero della Salute che sarà in vigore dal 1° maggio 2023 al 31 dicembre 2023.
"L'obbligo di impiego della mascherina rimarrà giustamente in vigore nel caso di contatto con pazienti immunodepressi, fragili, anziani e trapiantati, al fine di ridurre il potenziale rischio di contagio, e sarà a discrezione delle direzioni sanitarie - aggiungono il presidente e l’assessore alla Sanità – L’impiego del tampone al Pronto Soccorso non sarà misura da utilizzare a tappeto, ma utile soltanto in caso di pazienti con sintomatologia respiratoria sospetta. Le direzioni sanitarie, unitamente ai vertici dei Diar Infettivologia, Emergenza e area Igiene, saranno convocati nelle prossime ore da Alisa per elaborare un documento operativo che renda omogenea l'applicazione dell'ordinanza su tutto il territorio regionale".
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