Bucci, la spiegazione complessa del buco in sanità: "Risulterà di 100 milioni ma in realtà sono 19,2"
di Riccardo Olivieri
La 'colpa' sarebbe del Governo, che avrebbe dovuto mettere a copertura di alcune spese (adeguamento stipendi e assistenza domiciliare) un totale di c circa 75 milioni nel bilancio 2024, ma lo farà nel 2025

Armati di calcolatrice (e di pazienza) proviamo a dipanare la matassa del buco in sanità, che alla fine a bilancio potrebbe risultare anche di 100 milioni nonostante la cifra reale, secondo il presidente di Regione Liguria Marco Bucci, sarebbe di 19,2, quelli annunciati nel consiglio regionale di martedì.
Il Governo avrebbe chiesto alle regioni di spostare la copertura di alcune spese dal bilancio del 2024 a quello del 2025, "per cui alla fine la somma è zero" spiega il presidente. Le voci di spesa in gioco sarebbero due: la prima, già annunciata, è quella di 50 milioni per l'adeguamento degli stipendi degli operatori sanitari; la seconda, dichiarata oggi ma non ancora confermata con certezza, è di circa 25-26 milioni per l'assistenza domiciliare integrata. La somma di queste due voci e dei 19,2 milioni annunciati da Bucci fa 94,2, vicina alla soglia dei 100 milioni. "Ma se il Governo invece di darci quei soldi oggi ce li dà domani non cambia", dichiara ancora il presidente.
Da dove arrivano i 19,2 milioni - I 19,2 milioni annunciati da Bucci sono invece il risultato della somma dei disavanzi di due Asl (Asl1 per 2.522.656 euro, Asl3 per 4.747.207 euro) e di due ospedali (Ospedale Policlinico San Martino per 5.247.677 euro e Ospedale Gaslini per 6.682.932 euro). La somma è appunto 19,2 milioni (per la precisione 19.200.472 euro). Le altre strutture, ovvero Asl2, Asl4, Asl5, e gli ospedali Galliera ed Evangelico, hanno invece chiuso l'esercizio in pareggio.
Battaglia - Le regioni però non ci stanno e sono pronte a dare battaglia al Governo nella Conferenza Stato-Regioni: l'obiettivo è quello di ottenere le coperture promesse per il bilancio del 2024 già oggi e non come voce aggiuntiva nel 2025 (con cifre variabili a seconda delle Regioni, dal momento che variano sia i numeri del personale che quelli delle strutture). La Regione però, secondo il presidente, è pronta a varare un emendamento che aggiusta la cifra di 62 milioni presentata con la delibera di giunta del 13 marzo ai 69,2 che rappresentano la somma dei 19,2 del bilancio effettivo con i 50 milioni per l'adeguamento degli stipendi. Probabilmente in questo emendanto verranno inseriti anche i circa 25 milioni dell'assistenza domiciliare integrata qualora venisse confermato lo spostamento. Con questo emendamento verrà messa nero su bianco anche la cifra più volte citata dei 19,2 milioni, che per il momento non appare in alcun documento ufficiale.
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