Corteo dei lavoratori Ex Ilva a Genova, Toti: "Hanno totalmente ragione"

di Redazione

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Il governatore commenta la protesta di oggi: "Non è chiaro come le nuove politiche messe in campo dall'azienda, come cassa integrazione e ferie estive, coincidano e si incastrino all'interno di quel piano industriale"

Corteo dei lavoratori Ex Ilva a Genova, Toti: "Hanno totalmente ragione"

"Credo che i lavoratori abbiano totalmente ragione: è stato presentato un piano industriale che prevedeva una serie di passaggi relativi sia a Taranto che a tutti gli stabilimenti collegati, quelli di Genova e di Novi. Non è chiaro come le nuove politiche messe in campo dall'azienda, come cassa integrazione e ferie estive, coincidano e si incastrino all'interno di quel piano industriale". A dirlo, a margine della presentazione del Festival di Borgio Verezzi, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando la manifestazione dei lavoratori dello stabilimento di Cornigliano.

"Credo che la direzione aziendale debba spiegare nel più breve tempo possibile ai lavoratori dove sta andando l'azienda - ha detto -, se quel piano illustrato dal presidente Bernabé, dall'ad Morselli è effettivo, ha finanziamenti, in quali tempi verrà realizzato e ogni singolo passaggio. Cosa che i lavoratori -ribadisce Toti - hanno tutto il diritto di sapere così come hanno diritto di sapere le istituzioni del territorio che sono piuttosto all'oscuro: al momento non abbiamo avuto dal governo indicazioni diverse dal piano industriale presentato all'epoca, con l'apertura dell'altoforno, l'elettrificazione del medio periodo, finanziato con una serie di voci importanti. Se c'è stato un cambio di strategia, sarà opportuno comunicarlo. Se questo fa parte, come possibile, dell'andamento del piano, legato a lavori di ristrutturazione delle linee o cose del genere, se si sapesse credo darebbe tranquillità a tutti. Nel piano è già previsto che lo Stato entri, che Acciaierie d'Italia abbia un suo azionariato- ha detto Toti - e Mittal doveva decidere come esercitare le proprie opzioni per rimanere o meno. All'ultima riunione mi sembrava che ci fossero le condizioni per una collaborazione tra la partecipazione pubblica e il socio industriale. Se ci sono ben vengano, sennò - conclude il governatore - si trovino altre strade ma l'importante, dopo tanti anni, credo che sia chiarirsi quale deve essere il percorso".