Coronavirus, Trasportounito lancia lo slogan "Io resto a guidare"

di Marco Innocenti

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"Non fermo l'economia e difendo il mio paese"

Coronavirus, Trasportounito lancia lo slogan "Io resto a guidare"

Trasportounito lancia lo slogan "Io resto... a guidare: non fermo l'economia e difendo il mio paese". Con questo annuncio, l'associazione che riunisce l'autotrasporto italiano chiede alle imprese ed ai loro conducenti di compiere tutti gli sforzi possibili per evitare che l'economia reale del Paese collassi. "Con un palese invito a dimostrare un senso di responsabilità maggiore rispetto a quello evidenziato anche da soggetti istituzionali" afferma l'associazione in una nota.

Ma Trasportounito chiede con urgenza e con decisione che il Governo intervenga e subito perché siano poste in essere condizioni "umane" tali da garantire agli autotrasportatori e ai conducenti i requisiti minimi per proseguire nella loro attività. Due esempi per tutti: i centri di carico e scarico devono consentire, nell'osservanza delle disposizioni di sicurezza, la discesa dal mezzo del conducente che spesso arriva a destinazione dopo ore e ore ininterrotte di guida; gli stessi centri devono dotarsi e consegnare, qualora il conducente ne fosse sprovvisto, l’apposita mascherina; e infine, le aree di servizio in autostrada devono restare aperte 24 ore al giorno.

“Non casualmente si chiamano aree di servizio – sottolinea Maurizio Longo, segretario generale di Trasportounito – perché garantiscono a chi lavora sulle strade un servizio minimo di garanzie di servizi igienici, ma anche di beni base di sostentamento. Equiparare le aree di servizio in autostrada a pub o a locali della movida rappresenta una delle tante follie alle quali stiamo assistendo”.