Coronavirus, Toti: "Ci preoccupa il tasso di crescita dei ricoverati"

di Marco Innocenti

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"L'autocertificazione? Deve compilarla chiunque esca di casa"

Nuovo aggiornamento sullo sviluppo dell'emergenza coronavirus in Liguria. I numeri, già diffusi da Regione Liguria, parlano di 132 contagi (+31 rispetto a ieri). Di questi, 87 sono ospedalizzati mentre i restanti 45 sono al proprio domicilio.

"I decessi restano 9 come lo erano ieri - ha spiegato Giovanni Toti - 904 sono i soggetti in sorveglianza attiva, ma i numeri ci dicono che il lavoro di prevenzione sta continuando a funzionare. Al momento la gestione regge, con tutti i disagi che queste risorse sanitarie vengono individuate anche comprimendo settori in questo momento meno sensibili ma siamo certi che tutti comprendano i motivi. Il decreto di ieri prevede solo tre eccezioni per gli spostamenti, prima fra tutti il lavoro perché abbiamo ritenuto fondamentale tener acceso il sistema produttivo del paese. Ovvio che serve la collaborazione dei cittadini: chi imbroglia lo fa a discapito dei suoi stessi familiari. Uscire di casa solo se c'è bisogno: ieri sera ho visto code davanti ai supermercati, ma non stiamo rischiando guerre o carestie. Stiamo solo lavorando per cercare di contenere un virus che non è mortale ma comporta un serio rischio di non permettere a tutte le fasce della nostra popolazione di accedere ai servizi ospedalieri". 

"Sappiamo che i problemi esistono - ha concluso Toti - e ne stiamo parlando col governo e col commissario Borrelli. E' un'emergenza mondiale e le difficoltà le abbiamo ma la macchina è partita. Le regole ora sono uniformi e direi che dobbiamo rimboccarci le maniche: ognuno faccia la sua parte come la sta facendo la nostra sanità".

"Resta in vigore l'ordinanza regionale - ha precisato Toti - per quello che riguarda la parte relativa agli alberghi, che possono ospitare chi è qua in Liguria per ragioni di lavoro, cioé chi ha una delle motivazioni previste dal decreto del presidente del Consiglio. Sulla possibilità di chiudere mercati e negozi, abbiamo deciso di non interpretare ognuno a modo suo ma di cercare di fare un'interpretazione congiunta, che verrà emanata dal governo. Chi si trova nelle seconde case, secondo il decreto, dovrebbe tornare nelle proprie case di residenza quindi chi oggi è lontano dalla propria residenza, dovrebbe rientravi".

AUTOCERTIFICAZIONE. "Ricordiamo che l'autocertificazione - ha spiegato Toti - vincola chi presenta il documento a non dichiarare il falso. Nel caso, si commette un reato penale. La deve compilare chiunque esca di casa, specificando per quale motivo lo fa e deve presentarla a fronte di qualunque controllo". 

MASCHERINE. "Mancano in Europa, nel mondo, in Italia, in Liguria e anche a Genova. Stiamo cercando di dotarne i soggetti più esposti e cercando di farle arrivare in fretta. Oggi c'è stato detto che Consip, che acquista beni e servizi per la pubblica amministrazione, sta cercando fornitori capaci di reperire i materiali. Abbiamo anche chiesto all'ISS di fornire indicazioni tecniche per possibili surrogati, magari non ugualmente efficaci ma che possano mitigare il rischio".

TAMPONI. "Non pensiamo che ci sia bisogno di continuare a fare tamponi, anzi crediamo vada fatto solo ai soggetti sintomatici per necessità di cura dei medici. Ne abbiamo forse già fatto anche troppi. Farlo a soggetti sani rischia di essere impegno non sostenibile e anche fuorvianti. Ci interessa sapere quanto crescono i malati e quanto crescono i malati gravi. Su questo dobbiamo interrogarci".