Coronavirus, nuovo Dpcm: verso il coprifuoco nazionale alle 21
di Redazione
Conte: "Conte: 'Coprifuoco serale, fasce di rischio diverse per aree." Puglisi: "Purtroppo dobbiamo sacrificare la didattica in presenza"
Il dpcm prevederà, a quanto si apprende, un coprifuoco nazionale alle 21. E' quanto sarebbe stato deciso stamattina nella riunione del premier Giuseppe Conte con i capidelegazione. È in corso il vertice tra il governo e le Regioni per tentare di trovare una linea comune sulle nuove misure da adottare per frenare la nuova ondata del Covid. Alla riunione in videoconferenza, convocata dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia, oltre ai governatori e al presidente dell'Anci Antonio Decaro, sono presenti il commissario straordinario per l'emergenza Domenico Arcuri e il direttore delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile Luigi D'Angelo.
"Gli interventi saranno uniformi, poi, come scritto nel precedente Dpcm, nella propria autonomia ciascun ente locale può prevedere anche restrizioni ulteriori. Le restrizioni saranno nazionali, poi magari c'è anche la volontà di fare una distinzione tra quelle regioni che hanno già superato l'Rt 2 da quelle che hanno indici più bassi. Ma le misure saranno nazionali, come per esempio il coprifuoco alle 21 per tutto il territorio nazionale". Lo ha detto a Start, su Sky TG24, il Sottosegretario al ministero del Lavoro, Francesca Puglisi secondo quanto riporta una nota della trasmissione. "Purtroppo dobbiamo sacrificare la didattica in presenza, modificandola in didattica a distanza, per tutte le scuole di secondo grado e si sta discutendo in queste ore se farlo anche per la terza media".
"La curva corre in ogni Continente. L'Ue all'interno di un quadro globale è una delle aree più colpite dall'urto della seconda ondata. Nelle ultime settimane l'incremento di casi Covid è stato di 150 contagi per ogni 100 mila abitanti ed anche nel nostro Paese la situazione è in peggioramento, la recrudescenza ha condotto ad una moltiplicazione significativa dei contagi ".Lo afferma il premier Giuseppe Conte nel suo intervento alla Camera sottolineando che 'Il quadro epidemiologico è in via di transizione verso lo scenario 4 con particolare riferimento ad alcune regioni". Alla luce dell'ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità" delle Regioni.
Strategie misure da modulare in base a Regioni - "Alla luce dell'ultimo report di venerdì e della situazione particolarmente critica in alcune regioni siamo costretti a intervenire in una ottica di prudenza per mitigare il contagio con una strategia che va modulata sulle differenti criticità" delle Regioni. "Nel prossimo dpcm indicheremo 3 aree con tre scenari di rischio con misure via via più restrittive. L'inserimento di una Regione avverrà con un'ordinanza del ministro della Salute". Questi scenari dovranno tener conto - ha spiegato tra l'altro il premier - dell'indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell'occupazione dei posti letto negli ospedali. Ci sono specifiche criticità in Regioni e province autonome. L'rt nazionale è a 1,7 ma in alcune regioni ovviamente il dato è superiore. Esiste un'altra probabilità che 15 regioni superino le soglie critiche nelle aree delle terapie intensive e delle aree mediche nel prossimo mese.
Limiti a spostamenti da e verso Regioni a rischio - "Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio" salvo esigenze di lavoro, studio e salute. Così il premier Giuseppe Conte alla Camera sottolineando che 'il governo prevede di adottare a livello nazionale "limiti alla circolazione delle persone nella fascia serale piu' tarda". Per l'intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri. Chiudiamo i corner per le scommesse e giochi ovunque siano, chiuderanno anche musei e mostre. Nel dpcm si prevede "anche integralmente" la didattica a distanza per le scuole di secondo grado e la riduzione al 50 % del limite di capienza dei mezzi pubblici locali.
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