Coronavirus, l'Ordine dei Medici di Genova: "Basta 'gare' tra infettivologi"

di Redazione

Alessandro Bonsignore: "Manteniamo la quarantena a 14 giorni, solo il tempo ci dirà che cosa ci aspetta"

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L'emergenza coronavirus continua a tenere il mondo con il fiato sospeso. Da alcuni paesi arriva la proprosta di ridurre il periodo di quarantena da 14 a 7 giorni. Un'ipotesi che divide anche la comunità scientifica con alcuni infettivologi a favore e altri, più cauti, che respingono con forza questa decisione. Sul tema pochi giorni fa si era esposto anche il direttore della clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino Matteo Bassetti. Oggi l'ordine dei Medici di Genova invita tutti alla calma: "Noi siamo molto preoccupati da questi cambi di rotta del mondo scientifico che sembra piegarsi a delle necessità economiche ed amministrative. - afferma Alessandro Bonsignore il presidente dell'Ordine dei Medici di Genova - Noi crediamo che ci siano delle evidenze scientifiche che devono essere ribadite con forza alla politica, non si devono ribaltare i ruoli. Se fino ad oggi tutti gli studi hanno dimostrato che il periodo di quattordici giorni di 'quarantena' è il periodo di sicurezza, ci risulta difficile pensare che ne bastino sette. Sembra una forzatura politica e questo non va bene e nessuno dei nostri professionisti deve accettare o assecondare questo tipo di richiesta."

"Noi abbiamo chiesto sempre a tutti di applicare il buonsenso. - prosegue Bonsignore - Ci siamo accorti che è sorta una specie di gara tra infettivologi circa coloro che tendono a terrorizzare le persone e coloro che tendono a ridurre di molto la portata di questa infezione. Il nostro asuspicio è che tutti siano consapevoli che le nostre conoscienze non sono ancora così affinate da poter dare dei messaggi di certezza ai cittadini. Dobbiamo tutti continuare ad avere grande prudenza perchè solo il tempo ci dirà che cosa ci aspetta."

Cosa ne pensa l'ordine dei Medici della manifestazioni dei negazionisti? "Tutte le volte che noi vediamo manifestazioni no vax o di negazionismi credo che vada fatta una lettura di autocrittica del mondo medico. Se non riusciamo a far passare dei messaggi validi e concreti siamo noi i primi a sbagliare. L'auspicio è che si riesca a far passare dei messaggi che vengano compresi dai cittadini in modo tale che non ci possano essere interpretazioni fuori da ogni logica e quindi controproducenti per tutti."