Coronavirus, l'Italia si blinda: varato il decreto legge per fronteggiare l'emergenza

di Marco Innocenti

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Ecco tutte le misure di prevenzione decise dal consiglio dei ministri straordinario

Coronavirus, l'Italia si blinda: varato il decreto legge per fronteggiare l'emergenza

Dopo che l'emergenza Coronavirus è letteralmente esplosa anche in Italia, con decine di casi accertati in meno di due giorni, il governo Conte ha convocato un Consiglio dei ministri straordinario per decidere le misure di prevenzione e di contenimento dell'epidemia. Alla fine della riunione è stato varato un decreto legge (ecco il testo integrale).

"Le decisioni che abbiamo preso - ha riferito lo stesso presidente del Consiglio alla fine della riunione - hanno come assoluta priorità la difesa della salute dei cittadini. Nelle zone individuate come focolai del virus, innalzeremo le misure di tutela ma lo stop al trattato di Shenghen, al momento, è una misura sproporzionata rispetto allo stato dell'epidemia".

Ma cosa prevede, nel concreto, il decreto "Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019"?

  •  il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata;
  • la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato;
  • la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione;
  • la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei;
  • la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità;
  • l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
  • la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale;
  • la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale;
  • la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.
  • I singoli ministri, ciascuno per le proprie aree di competenza, potranno decidere eventuali altre limitazioni anche al di fuori delle aree focolaio

Al momento, le aree rilevate come focolaio dell'epidemia in Italia sono due: la prima nel lodigiano, con l'epicentro nel paese di Codogno, dove sono 10 i comuni di fatto sigillati. La seconda è in Veneto, nella provincia di Rovigo.