Coronavirus, a Genova protesta delle cooperative socioeducative davanti al Comune

di Redazione

1 min, 16 sec

I lavoratori temono il taglio agli stipendi per lo stop didattico

Coronavirus, a Genova protesta delle cooperative socioeducative davanti al Comune

Protesta dei lavoratori delle cooperative socioeducative a Genova davanti al palazzo del Comune. "Con la chiusura delle scuole a causa del Coronavirus rischiamo pesanti ripercussioni sul salario. Ancora una volta in nome dell'emergenza si fanno pagare i lavoratori". Oltre ai docenti e al personale Ata, comunque retribuito, sono molte le categorie che in questi giorni stanno subendo le ripercussioni dello stop didattico, da quelli delle mense a quelli, appunto, definiti "educatori". Il sindacato Usb ha organizzato un presidio in via Garibaldi prima della seduta del consiglio comunale di oggi e chiesto un incontro coi capigruppo. "Lavoriamo nel disagio per trasformarlo, non per subirlo", lo striscione esposto. "Chiediamo di riconoscere la normale giornata lavorativa e il salario pieno senza penalizzazioni nelle retribuzioni per tutto il periodo di chiusura per l'emergenza Coronavirus", dicono i sindacati.

Il tema è stato anche al centro di un'interrogazione presentata dalla consigliera del Pd Cristina Lodi cui ha risposto l'assessore Pietro Piciocchi: "Assicuro il massimo impegno dell'amministrazione per cercare di individuare soluzioni tecniche che consentano di seguire l'esempio di altre città. Mi riservo di interloquire con colleghi di altri comuni per capire come si sono comportati. In questo momento non ho la soluzione del problema, ma conto di trovarla nelle prossime ore". Ieri i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil hanno avuto su questo stesso tema un incontro con il sindaco Marco Bucci. "Il sindaco ci ha spiegato che almeno per quanto riguarda le scuole comunali cercherà di garantire la corresponsione del salario", hanno riportato le sigle di categoria.