Consiglio regionale, il PD attacca: "Neanche un euro in più per i sanitari liguri"

di Redazione

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I mille euro una tantum annunciati dalla Regione non sono ancora arrivati

Consiglio regionale, il PD attacca: "Neanche un euro in più per i sanitari liguri"

"A un mese dall'annuncio del presidente Giovanni Toti la Regione Liguria non ha ancora stanziato un euro per gli operatori sanitari che hanno combattuto contro il Covid-19". Lo ha scritto oggi pomeriggio il Partito Democratico, in una nota a margine del consiglio regionale.

"In compenso l'Asl 3 stipula contratti con privati sottocosto per gli infermieri delle Gsat (i Gruppi strutturati di assistenza territoriale)", continua la nota.  "Non solo la Regione Liguria, a un mese dalla promessa del presidente Toti e nonostante le risorse stanziate appositamente dal Governo in ben due decreti, non ha ancora destinato un euro alle indennità degli operatori sanitari impegnati nell'emergenza Covid-19, ma l'Asl 3 si appresta a stipulare contratti con un privato e sottocosto per gli infermieri, che comporranno le unità di assistenza domiciliare nei prossimi mesi". 

Il testo diffuso dal PD continua con la descrizione del contratto che la Regione starebbe per concludere con un soggetto privato, che prevede un compenso 18,46 euro l'ora contro i 30 euro orari stabiliti dal Decreto Rilancio per gli infermieri a partita Iva, stessa cifra pagata anche da Alisa per i co.co.pro.

"Asl 3 però, con affidamento diretto, ha stipulato un accordo con un soggetto privato dal settembre di quest'anno al gennaio 2021 che quasi dimezza quella cifra", conclude la nota del PD. "In pratica nei prossimi mesi le Gsat - che sono partite con grande ritardo in Liguria - vedranno impiegati lavoratori con diversi contratti e compensi: personale pubblico con contratto pubblico, partite Iva a 30 euro l'ora e infermieri a meno di 19 euro"