Comune, maratona sul bilancio: quasi 800 ordini del giorno dalle opposizioni

di Carlotta Nicoletti

Critiche su rimpasto e gestione amministrativa: il bilancio previsionale 2025 diventa terreno di scontro tra maggioranza e opposizione


Il bilancio previsionale del Comune di Genova arriva in consiglio comunale in un clima teso, segnato dal rimpasto di giunta e da quasi 800 ordini del giorno presentati dalle opposizioni. Al centro delle critiche, scarsa preparazione, promesse disattese e settori strategici in difficoltà, questo è quanto emerso dalla conferenza stampa indetta sul bilancio dal gruppo del Partito Democratico,  gruppo della lista RossoVerde, gruppo del Movimento 5 stelle e di Cristina Lodi del gruppo misto.


Bilancio previsionale – La discussione sul bilancio 2025 si svolgerà in tre giorni di fuoco. L’opposizione, punta il dito contro il rimpasto di giunta definendolo “un’operazione elettorale”.


Critiche al rimpasto – Davide Patrone (Pd) ha accusato la giunta di “scarsa preparazione” e di deleghe mal gestite: “Il bilancio è un tentativo di recuperare consenso, ma denuncia un fallimento”. Simili osservazioni sono arrivate da Cristina Lodi e Filippo Bruzzone, che hanno evidenziato come molte promesse del bilancio 2024 siano rimaste inattuate, dal contrasto alla violenza di genere al diritto alla casa.


Settori penalizzati – Sociale e sicurezza risultano, secondo le opposizioni, i settori più trascurati. “Investimenti insufficienti per politiche sociali ed educative”, sottolinea Lodi, aggiungendo che “più di 800 famiglie sono ancora in lista d’attesa per l’asilo nido”. Sul fronte della sicurezza, Patrone critica “l’approccio repressivo” e una “disparità nelle risorse tra assistenza sociale e polizia locale”.


Trasporti e PNRR – Amt e progetti legati al PNRR sono altri punti critici. Fabio Ceraudo (M5S) ha espresso preoccupazione per la “continuità amministrativa” dopo mesi di immobilismo, sottolineando ritardi nei progetti infrastrutturali e nella gestione di partecipate come Amt e Amiu.


Prospettive elettorali – L’orizzonte delle elezioni comunali, previste tra sei mesi, influisce sul clima politico. “L’opposizione deve lavorare su una coalizione ampia e unita”, ha affermato Patrone, mentre Lodi sottolinea l’urgenza di un candidato condiviso.