Colpo alla criminalità cinese in Italia: coinvolta anche Genova in maxi operazione di polizia

Una vasta operazione ad “alto impatto” condotta dalla Polizia di Stato ha portato all’arresto di 13 persone e al sequestro di denaro e droga in un’indagine che ha toccato 24 province italiane. Tra queste figura anche Genova, che ha avuto un ruolo attivo attraverso la sua Squadra Mobile nel contrasto a un fenomeno criminale sempre più strutturato e violento.

L’indagine, coordinata dal Servizio centrale operativo (SCO), ha preso di mira gruppi criminali cinesi dediti a traffici illeciti quali immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione e del lavoro, spaccio di droga, contraffazione, detenzione abusiva di armi e riciclaggio internazionale di denaro attraverso canali bancari illegali come il sistema hawala.

Secondo gli investigatori, i clan cinesi, spesso composti da soggetti della stessa area geografica della Cina e talvolta legati da vincoli familiari, operano con modalità mafiose: usano la violenza, mantengono l’omertà, e gestiscono faide interne per il controllo del territorio. Le indagini hanno anche documentato la presenza di una “ala armata” incaricata di intimidazioni e reati di sangue.

Il blitz ha portato al sequestro di oltre 22mila euro in contanti, 550 grammi di shaboo (una potente droga sintetica), all’identificazione di quasi 2.000 persone e al controllo di centinaia di attività commerciali, molte delle quali collegate a reti illecite.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha definito l’azione “una risposta netta dello Stato alla criminalità cinese”, sottolineando anche l’importante operazione parallela della Guardia di Finanza, che ha smascherato una maxi frode fiscale da oltre 3,4 miliardi di euro. Anche in questo caso, sono emerse connessioni tra gruppi criminali cinesi e professionisti italiani compiacenti.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.