Claudio Montaldo, l'ex vicesindaco non sale al Colle ma... alla Guardia

di Wanda Valli

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Correrà alla poltrona di sindaco di Ceranesi: "E' un luogo particolare, i problemi ci sono da anni e così mi sono detto: perché no?"

Claudio Montaldo, l'ex vicesindaco non sale al Colle ma... alla Guardia

In silenzio, come suo solito. Senza smuovere  montagne, altra sua caratteristica collaudata. Però ha deciso e neppure gli amici sinceri han provato a fargli cambiare idea. Perché Claudio Montaldo, ex vice sindaco e poi assessore alla Sanità in Regione, per citare solo due dei tanti incarichi che gli sono stati affidati, in nome e per conto del centrosinistra, adesso si toglie la voglia di correre per se stesso. Ma non a una carica di ampio prestigio e potere in porto o in sanità, dove molti ancora lo vorrebbero, meglio lo rimpiangono. No, questa volta, si torna alle origini, alla giovinezza.  Si dà il caso che gli abbiano chiesto di candidarsi a sindaco a Ceranesi, 3.800 abitanti sulle alture attorno a Genova, il comune che di fatto circonda il Santuario della Madonna della Guardia.

Ma come, Claudio Montaldo che è stato vice sindaco di Genova: prima, per un anno con Adriano Sansa e poi con Beppe Pericu, sale non al colle ma alla Guardia? Proprio così. E c’è un perchè. Anzi due. Il primo lo spiega lui stesso, già al lavoro per la campagna elettorale. Ammette: “Me lo hanno chiesto, Ceranesi circonda il colle della Guardia è un luogo particolare, i problemi ci sono da anni. Ha un terreno franoso, per esempio, è difficile da raggiungere. Mi sono detto: perché no?”. L’altro motivo sa molto di amarcord, perché Montaldo a Ceranesi è vissuto per diciotto anni: dal 1983 al 1999. E adesso abita sulla collina di fronte, a dieci minuti di macchina.

Quello che lui non dice è che a fargli accettare la proposta è in realtà la sua “passione per sempre” per la politica, che dà fatica ma ti fa rivivere anche soddisfazioni, ti fa sentire ancora al servizio della comunità. Lo ricordo una sera tardi di anni fa, a Genova, in piazza De Ferrari coperta di neve. Un disastro che aveva bloccato la citta che, mi pare, non si era preparata bene con gli spargi sale e il resto. E chi c‘era lì a sentire le nostre proteste attento e educato, rassegnato quasi? Claudio Montaldo, stanco morto, con i baffi imbiancati, ma presente.  Con la stessa determinazione ora si prepara per diventare sindaco a Ceranesi. Senza rimpianti (ufficiali), senza pensare al passato.

La sua avversaria è una donna eletta con una lista civica, anche Motaldo avrà la sua aperta “ai progressisti, tutti”. Intanto, qualche giorno fa, c’è stata l’assemblea per presentare il programma; sono arrivati in 42: un record, garantiscono. Erano lì a sentire il figliol prodigo che garantiva di badare, da sindaco eletto, di riaprire la strada provinciale. Magari immaginando un futuro con giovani sempre più stufi delle città avvolte dal Covid e spaventate dalla guerra. Ma lì c’è la Madonna, con gli ex voto di marinai e non solo. Proteggerà anche il laico Montaldo?