Cinque Terre, i turisti saranno gestiti come nei parchi divertimenti
di Fabio Canessa
2 min, 12 sec
Toti a Manarola dopo il boom nei ponti di primavera, si pensa alla geolocalizzazione delle presenze
Una gestione dei flussi turistici "scientifica", che parta dai dati di arrivi e presenze e che preveda "un ufficio centralizzato alle Cinque Terre per gestire i gruppi e geolocalizzare le presenze, come avviene in alcuni 'parchi divertimenti' del mondo".
È la proposta del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che a Manarola ha incontrato nella sede del Parco Nazionale delle Cinque Terre le istituzioni del territorio dopo il grido di allarme lanciato per la ressa registrata nel periodo dei ponti primaverili nei cinque borghi spezzini. "Un problema di governance che dobbiamo affrontare in una cabina di regia con il nuovo presidente. L'intesa con il ministero sul nome di Donatella Bianchi non si è ancora concretizzata in un decreto, è inconsueto dopo un mese".
L'obiettivo comune è di ricalibrare l'offerta turistica verso un turismo sostenibile e consapevole, di qualità. Toti pensa, oltre all'ufficio di accoglienza e gestione centralizzato, anche alla geolocalizzazione dei presenti "ai quali si potrà addebitare direttamente sul cellulare il passaggio su un sentiero dove è previsto un ticket" e l'eventuale incremento del costo della Cinque Terre Card (che permette l'accesso a tutti i sentieri al costo di 7,5 euro o 16 euro compreso il biglietto del treno) in periodi di particolare afflusso o per i gruppi.
Non ultimo la pianificazione di investimenti dedicati "ma con un timing e una progettualità definiti". Intanto mercoledì in Regione a Genova si svolgerà un nuovo tavolo con le istituzioni, sindaci e Parco: Toti ha chiesto di portare proposte e dati su cui lavorare. Nella riunione verranno analizzati i dati numerici, dai pernottamenti alle Carte parco, fino ai biglietti ferroviari e i piani di Protezione Civile, in modo da operare uno screening completo della stagione turistica e individuare punti di forza e criticità.
LA VIA DELL'AMORE
"Siamo a buon punto su Via dell'Amore", il sentiero più noto alle Cinque Terre. Lo ha annunciato, al Parco Nazionale delle Cinque Terre a Manarola, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti insieme all'assessore Giacomo Giampedrone.
È in corso la progettazione per la riapertura del sentiero di un chilometro a picco sul mare chiuso dal 2012 a causa di una frana dal costone roccioso che lo sovrasta che ferì alcune turiste straniere, che unisce Riomaggiore a Manarola. Nel 2015 ne è stato riaperto un piccolo tratto.
"Probabilmente non saranno sufficienti i 12 milioni a disposizione al momento, ma Via dell'Amore per quel che mancherà se il Governo non ci viene incontro - 8 o 10 milioni - potrebbe autofinanziarsi con un project financing, magari sul costo del biglietto di accesso ai sentieri". La sindaca di Riomaggiore Fabrizia Pecunia è tornata sulla questione chiedendo di fare presto. Il percorso, se riaperto, rappresenta anche una soluzione per spalmare meglio sul territorio i flussi turistici.
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